Adescano 12enne con disabilità in chat e si fanno inviare foto e video intimi: condannati due uomini

Due uomini sono stati condannati a quattro anni di reclusione dal giudice per le udienze preliminari, al termine del processo svoltosi con rito abbreviato. Erano accusati di pornografia minorile, con le aggravanti che la vittima aveva meno di sedici anni e con una disabilità cognitiva. In tutti gli imputati erano quattro, due hanno scelto il processo ordinario, mentre un quinto è stato riconosciuto estraneo ai fatti.
L'accusa per tutti è di aver convinto una ragazzina di soli dodici anni, con alcune disabilità, a inviare loro foto e video a sfondo sessuale. "Dopo aver adescato la minore, intrattenevano conversazioni a sfondo esplicitamente sessuale a mezzo applicativi telefonici e in più occasioni producevano materiale pedopornografico", questa la ricostruzione dei fatti secondo l'accusa.
Il pubblico ministero Marcello Basentini ha ricostruito come gli uomini coinvolti, pur non conoscendosi direttamente tra di loro, avrebbero convinto la giovane a inviare loro materiale intimo. Le chat sono del periodo del primo lockdown, tra il 4 e l'8 marzo 2020. Conversazioni scoperte dai genitori della 12enne, che dopo lo choc iniziale, hanno subito sporto denuncia presso le forze dell'ordine per individuare gli adescatori che non avevano avuto scrupoli di approfittarsi della minorità della vittima.
Secondo l'accusa gli uomini coinvolti sarebbero stati perfettamente consapevoli dell'età della ragazzina. Le successive analisi sui dispositivi elettronici della ragazzina hanno permesso di risalire all'identità degli uomini, i cui telefoni e personal computer sono stati a loro volta sottoposti a sequestro per essere analizzati.