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Adesca una minorenne con disturbo psichico: condannato a sette anni

Un uomo di 56 anni è stato condannato a 7 anni di carcere per violenza sessuale per aver sedotto una minorenne. Era già stato giudicato per minacce e stalking nei confronti dei genitori della ragazza.
A cura di Beatrice Tominic
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Si era presentato come un poliziotto e l'aveva adescata nel 2016, quando la ragazza aveva appena 16 anni, convincendola ad iniziare una relazione con lui, un uomo di 50 anni. La ragazza, che con lui ha intrapreso una relazione durata poi quasi un anno, però, era affetta da un disturbo di natura psicologica: così l'uomo, già condannato ad una pena di quattro anni per stalking e minacce verso i genitori della ragazza, è stato condannato a sette anni di reclusione per violenza sessuale com riporta il Messaggero.

L'incontro fra il 50enne e l'adolescente

Si erano conosciuti tramite amici in comune. Fin dal primo periodo il 50enne ha fatto di tutto per dimostrare alla ragazzina di essere innamorato di lei: la loro relazione è iniziata nell'agosto del 2017 ed è terminata nel febbraio 2018. Per portare avanti il loro rapporto, però, la ragazzina ha iniziato ad uscire senza avvertire i genitori e senza informarli dei suoi spostamenti, scappando di casa fino a costringerli a sporgere denuncia. Nel corso di questo periodo è arrivata anche una gravidanza, come si leggerà anche nel capo d'accusa, non portata a termine.  Per mesi i genitori hanno provato a convincerla a chiudere la relazione, fino a quando non ci sono riusciti.

Lo stalking e le minacce

Il 50enne non ha accettato la fine del loro rapporto. Prima ha iniziato a minacciarla di diffondere dettagli della sua vita privata, come la sua precedente relazione (che lui sarebbe riuscito a conoscere grazie alla sua attività di poliziotto). Poi ha perseguitato i genitori per chiedere di vedere la ragazza: qualora si fossero rifiutati, sarebbe intervenuto di persona. Nel frattempo la ragazzina ha continuato nuovamente a frequentarlo: la relazione si è conclusa solo una volta che sono intervenuti gli agenti di polizia. Sono loro che, dopo alcune indagini, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'uomo, denunciato dai genitori della ragazza che, nell'ultimo processo, si sono costituiti parte civile.

La condanna per violenza sessuale

L'uomo, oggi 56enne, è finito a processo per violenza sessuale nei confronti della ragazzina perché "in più occasioni ed in esecuzione di un medesimo disegno criminoso, abusando delle condizioni di inferiorità psichica della minore di 16 anni, in quanto affetta da “Disturbo oppositivo provocatorio e disturbo della condotta ad esordio tardivo”, la costringeva a subire vari rapporti sessuali completi con la conseguenza che la minore rimaneva incinta", come scritto nel capo d'imputazione.

Per questa ragione ieri, a piazzale Clodio, i giudici lo hanno condannato a sette anni di reclusione e a risarcire il danno in sede civile con una somma pari a 5mila euro per i genitori e 20mila per la ragazza, a cui si aggiunge il pagamento delle spese legali. A cui si aggiunge la pena di 4 anni già stabilita per atti persecutori e minacce ai genitori.

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