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Adelina: sit-in delle amiche a Ponte Garibaldi, dove si è tolta la vita

Adelina Sejdini si è tolta la vita a 47 anni: arrivata dall’Albania e costretta a prostituirsi aveva denunciato facendo arrestare 40 persone. Dopo anni di difficoltà si è gettata da Ponte Garibaldi dopo non aver ottenuto la cittadinanza italiana.
A cura di Redazione Roma
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Si sono incontrate a Ponte Garibaldi a Roma, da dove lo scorso 6 novembre Adelina Sejdini si è lanciata nel Tevere togliendosi la vita. La donna, 47 anni giunta dall'Albania in Italia alcuni anni fa e costretta a prostituirsi, aveva denunciato i suoi aguzzini facendoli arrestare. Aveva collaborato con la giustizia, fatto nomi e cognomi, e poi si sarebbe trovata sola.

L'ultimo colpo, dopo tante difficoltà, il non essere riuscita ad ottenere la cittadinanza italiana. Adelina era stata rapita e portata in Italia nel 1996 e costretta a prostituirsi. Proprio grazie al suo impegno la mafia albanese aveva contato 40 arresti, nonostante questo nessuno aveva infine riconosciuto il suo coraggio. E proprio una burocrazia ingiusta e la mancanza di sostegno l'avrebbero portata secondo la conosceva a farla finita.

Marina Brasiello è la presidente di Associazione Vittime di violenza – Io No, ed è stata amica di Adelina. È lei che ha organizzato oggi un momento di ricordo della vittima nel centro di Roma, in quello che tra l'altro è uno dei luoghi storici della memoria del movimento femminista (su Ponte Garibaldi è stata uccisa nel 1977 Giorgiana Masi).

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