Addio al cinema King: è la 102esima sala costretta a chiudere a Roma
Non riaprirà dopo l'estate il cinema King di via Fogliano, nella zona di piazza Vescovio, nel quadrante a nord est della capitale. È l'ennesimo cinema che chiude nella capitale: si tratta della 102esima sala costretta ad abbassare la saracinesca negli ultimi 10 anni, per la precisione. Per il King, multisala che appartiene a Circuito Cinema proprio come il cinema Quattro Fontane, il Giulio Cesare e l'Eurcine, non riusciva più a pagare i prezzi alti dell'affitto degli spazi. Così, dopo che la proprietà ha risposto negativamente all'ipotesi di un affitto più basso, è arrivata la decisione obbligata di chiudere.
Non è ancora chiaro il futuro degli spazi: per il momento sarebbe ancora valido il vincolo di destinazione dell'uso dell'immobile. Nella struttura che ospitava il cinema, non ci sarebbero le condizioni per far aprire l'ennesimo supermercato, come accaduto invece per l'Holiday di piazza Benedetto Marcello, nel quartiere Pinciano. Resta però il pericolo di abbandono degli spazi, come già spesso è avvenuto in passato: è questo il caso, come ha ricordato il Corriere della Sera in un articolo di oggi, del Metropolitan di via del Corso, dell'Empire in viale Regina Margherita, del Maestoso sull'Appia, dell'Embassy di via Stoppani o dell' Europa in corso Italia, ad esempio, ma anche l'ex Ambassade, nel quartiere di Montagnola, dove cittadine e cittadini da tempo stanno chiedendo che la struttura possa continuare ad essere utilizzata come spazio culturale.
Un settore a rischio
Qualche mese fa, quando i cinema erano stati appena riaperti e le misure di contenimento per il coronavirus allentate, si era accesa una ripartenza nel settore del cinema che, già in periodo prepandemia, era in calo. Fra il 2019 e il 2020 gli incassi delle sale romane sono passati da 50.929.162 a 15.788.701, per un totale del 69% in meno di incassi e di presenze e l'anno successivo, nel 2021, il dato era sceso nuovamente, con il 73% in meno, mentre gli spettatori erano diminuiti del 75%. Il 2022 sembra essere in risalita: il 31 luglio si stimava 50% in meno di incassi. Non basta, però, a fermare le chiusure: secondo Anec, l'Associazione nazionale esercenti cinematografici, a settembre quattro sale su dieci non riapriranno anche a causa della crisi energetica. Non soltanto proiezioni, ma anche sonoro e climatizzazione rappresentato l'ennesimo complice per la chiusura delle sale: in pochi mesi le bollette bimestrali sono passate dai 6-7 mila euro a 25-30mila euro.
Cinema in crescita
Diversamente, invece, le zone vicine alla capitale si dimostrano in controtendenza: sono previste nuove aperture, ad esempio, in località come Grottaferrata, Manziana, Ladispoli e Aprilia. A Roma, riapriranno di nuovo il cinema Avorio al Pigneto, grazie ad un finanziamento regionale e il cinema Fiamma, multisala che aveva ospitato la premiere del La Dolce Vita. Diventerà un nuovo cinema, stando a quanto comunicato da Anec Lazio, anche il teatro di piazza Euclide.