Addio a un pezzo della storia gastronomica di Roma: il bar Antonini riapre, ma cambia nome
Dopo la gastronomia Franchi e il bar Settembrini, Roma dice addio, almeno formalmente, ad un altro pezzo della storia gastronomica del quartiere Della Vittoria, uno dei ‘salotti' più glamour della città: chiude, o meglio cambia nome, il celebre Antonini, lo storico bar via Sabotino, a pochi passi da piazza Mazzini. Dagli anni '60 Antonini è sinonimo di colazioni e aperitivi con le sue famosissime tartine salate e i suoi dolci storici, come la ‘cannonata', pan di Spagna, cioccolato fondente, liquore e zabaione, una specialità dal 1965.
Inaugurato nel 1927 come latteria, è diventato un bar famoso in tutta Roma negli anni '60, quelli del boom economico: dalle tartine maionese e gamberi alle tartine all'aragosta, dalle tartine ai funghi alle tartine al tartufo, mezza città si è seduta agli eleganti tavolini di via Sabotino. Il locale non potrà mai festeggiare il suo centenario. Non ha chiuso per sempre, ma ha cambiato nome: non si chiamerà più Antonini, ma Sabotino, come il nome della via.
Il bar è rimasto chiuso da Ferragosto per "lavori", almeno così si leggeva sui social, ed ha riaperto misteriosamente qualche giorno fa, all'inizio di novembre. Nessun pubblicità e una sorpresa per i clienti: il cambio di nome, che non è stato annunciato da nessuna parte. Né sulle pagine social, che continuano a chiamarsi ‘Antonini', né sul sito internet. I clienti che ci sono stati sostengono che "alcuni soci siano cambiati", ma il pasticcere, il cuoco, il barman "dovrebbero essere gli stessi di prima". Anche le famose tartine e i dolci sembrano esattamente gli stessi di sempre. Rimane il mistero sul misterioso cambio di nome, che mette formalmente la parola fine a uno dei marchi gastronomici più antichi e di successo della Capitale. Sabotino raccoglierà il successo di Antonini e continuerà ad essere il punto di riferimento del salotto di piazza Mazzini? Vedremo.