Addio a stadio della Roma a Tor di Valle, Raggi revoca la delibera (con i voti del Pd)
È l'ultimo atto ufficiale, quello che mette fine definitivamente al progetto dello stadio della Roma a Tor di Valle. Con il ritiro in extremis del pubblico interesse sull'opera, votato oggi dall'Assemblea capitolina, la società giallorossa potrà presentare nuove proposte a partire da domani. Ma per farlo era necessario anche questo passaggio delicato: con 17 voti favorevoli, 14 del Movimento 5 Stelle, quello della sindaca e di due consiglieri del Partito democratico, è stata approvata la proposta di delibera di giunta per la revoca del pubblico interesse. Questa proposta è stata corretta da sette emendamenti a firma Pd, Sinistra per Roma e Movimento 5 Stelle. La votazione si è svolta con appello nominale, così come richiesto dai 5 Stelle. "Mancava un presupposto fondamentale, ovvero che anche la squadra di calcio fosse disposta ad andare avanti assieme al proponente. Sin da domani siamo pronti ad accogliere e valutare le proposte che verranno dalle squadre di calcio della Capitale", ha spiegato il capogruppo 5 Stelle Giuliano Pacetti. "Ora possibile nuovo progetto stadio della Roma. Si apre nuovo capitolo per rilancio città", è stato il primo commento della sindaca Raggi su Twitter dopo la votazione.
Eurnova pronta a chiedere 60 milioni di euro di danni
L'AS Roma ha presentato una nota ufficiale il 9 aprile scorso al Comune di Roma c0n la quale rinunciava ufficialmente all'opera, dicendo di non essere più interessata. I legali di Eurnova, l'azienda che avrebbe dovuto costruito lo stadio, sarebbero pronti a presentare le richieste di risarcimento a Roma Capitale. Il danno, secondo loro, ammonterebbe ad almeno 60 milioni di euro.
"Non appena abbiamo capito che l'As Roma non avrebbe voluto continuare nella strada su Tor di Valle abbiamo fatto una delibera per revocare quel progetto e voltare pagina. Purtroppo i consiglieri sono stati finora poco convinti, oggi finalmente la delibera dovrebbe arrivare in Aula. Nel frattempo ho denunciato Eurnova per quelle che ritengo siano state delle pressioni indebite. Revocare la delibera significa aprire un altra porta per un investimento diverso", aveva dichiarato ieri la sindaca Raggi in un'intervista rilasciata a Radio Roma Capitale.