Addio a Michela Murgia: i funerali domani sabato 12 agosto alla chiesa degli Artisti a Roma
Michela Murgia è morta ieri, giovedì 10 agosto 2023 a Roma. Malata da tempo di tumore, aveva 51 anni. I funerali, come comunicato dai familiari, si svolgeranno nella chiesa degli Artisti, la Basilica di Santa Maria in Montesanto, a piazza del Popolo, alle ore 15.30.
Scrittrice e attivista femminista, si è fatta conoscere con "Il mondo deve sapere", un racconto tragicomico e autobiografico sulla sua esperienza di centralista per un callcenter nato come un blog e pubblicato come un libro, poi divenuto anche spettacolo teatrale e film, con la regia di Paolo Virzì. A questo primo lavoro, ne seguono tanti altri, sia di narrativa, come Accabadora, Chirù e Tre ciotole, pubblicato pochi mesi fa, che di saggistica. Proprio in questo ambito emerge l'attivismo e l'essere femminista di Murgia. Primo titolo di questo genere di produzione è Ave Mary. E la chiesa inventò la donna, complice la formazione cattolica con cui è cresciuta che l'ha portata ad essere, in gioventù, referente regionale dell'Azione Cattolica e insegnante di religione.
Voce del podcast Morgana insieme a Chiara Tagliaferri, da cui poi è stato tratto un libro, Morgana. Storie di ragazze che tua madre non approverebbe, il suo impegno l'ha accompagnata fino alla fine, quando ha deciso di sposarsi, pur non credendo nel valore del matrimonio, per garantire alla sua famiglia queer, quello che "la legge non garantisce".
Ha rivelato di avere un tumore inoperabile al quarto stadio lo scorso maggio. Nell'intervista a il Corriere della Sera ha spiegato di avere un carcinoma renale, ma che era troppo tardi per operare: le metastasi avevano già raggiunto polmoni, ossa e cervello.
"Non posso e non voglio fare guerra a me stessa, al mio corpo. Una battaglia presuppone sconfitti e vincitori, ma io conosco già la fine della mia storia. E non mi sento una perdente", aveva dichiarato. E da quel momento ha condiviso tutto il percorso, gli ultimi mesi di vita con la malattia insieme al suo pubblico, anche quelli più significativi, come la rasatura dei capelli, realizzata in video insieme alla sua famiglia queer.