Addetti alle pulizie stuprano una collega al San Camillo: condannati
Avrebbero stuprato una collega, costringendola ad avere un rapporto intimo con loro. Due dipendenti di un'impresa che aveva vinto l'appalto delle pulizie all'ospedale San Camillo di Roma sono stati condannati per violenza sessuale di gruppo. Vittima una donna di trentasette anni, che li ha denunciati. Si tratta di una coppia, lui trentaquattrenne e lei quarantaduenne, che i giudici della quinta sezione penale del Tribunale di Roma hanno condannato come riporta il Corriere della Sera a scontare rispettivamente sei anni e sei mesi e due anni e otto mesi di reclusione.
Lei avrebbe trattenuto la vittima con la forza e lui l'avrebbe violentata
I fatti risalgono al 3 marzo del 2018 intorno alle ore 19. Secondo il racconto della vittima di violenza e quanto è emerso in sede d'indagine la coppia avrebbe costretto la trentasettenne ad avere un rapporto intimo con loro nello spogliatoio femminile dell'ospedale San Camillo. Questa la presunta ricostruzione dell'accaduto: l'imputato sarebbe entrato nello spogliatoio dove la trentasettenne si stava cambiando a fine turno, l'imputata li avrebbe raggiunti, trattenendo la vittima con la forza, mentre lui la violentava.
La vittima ha denunciato i due colleghi per violenza sessuale di gruppo
Il giorno successivo la trentasettene ha sporto denuncia, raccontando tutto alle forze dell'ordine, che hanno inviato un'informativa in Procura e avviato le indagini. Tutti e due gli imputati, assistiti dagli avvocati difensori Filippo Valle e Maurizio Anoroso, hanno respinto le accuse. Ora spetterà ai giudici fare chiarezza sulla vicenda, stabilendo se i due siano o meno colpevoli fino a sentenza definitiva.