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Addenta un panino e con due chiodi dentro e ne ingoia uno: operato d’urgenza

L’operazione d’urgenza questa notte: per il locale, la sede di una nota catena di fast food a Cassino, è scatta la chiusura preventiva.
A cura di Beatrice Tominic
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Immagine di repertorio
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Stava mangiando un panino quando ha sentito qualcosa di duro e metallico contro ad un dente. Allora ha sputato il boccone per capire di cosa si trattasse ed ecco l'amara sorpresa. Un chiodino presente nella farcitura del panino gli aveva spezzato un molare. Questo è quanto accaduto ad un operaio lunedì sera. L'uomo si era fermato in un fast food di una nota catena nella città di Cassino, in provincia di Frosinone, per mangiare qualcosa dopo aver lavorato tutto il giorno. Nella doppia farcitura, mentre addentava il suo ricco panino con hamburger, però, avrebbe trovato due chiodi.

L'operaio soccorso

Il chiodo che ha spezzato il dente all'uomo, però, non sarebbe stato l'unico dentro al panino: un altro, come poi hanno scoperto  i medici e gli infermieri che lo hanno soccorso e curato, era già stato ingoiato. Lanciato l'allarme,  L'uomo ha raggiunto l'ospedale ed è stato sottoposto ad una tac, grazie alla quale hanno scoperto che un secondo chiodo si era fermato nella gola. Il chiodino è stato prontamente rimosso con un delicato intervento.

L'intervento della polizia

Sul posto anche la polizia di Stato che ha provato a ricostruire quanto accaduto: molti dubbi restano, ancora oggi, sulla vicenda. Gli agenti avrebbero concordato insieme al locale la chiusura degli spazi: "Il fast food è rimasto chiuso dalla sera del 21 novembre – hanno dichiarato a Fanpage.it alcune persone che si trovavano nel centro commerciale al momento del provvedimento di sospensione – Nella tarda mattinata del giorno successivo era nuovamente aperto. Ed è aperto ancora oggi, senza alcuna misura o limitazione".

Sul posto anche la Asl per verificare che ci fossero i requisiti per poter riaprire al pubblico il locale. Nel corso della tarda serata, dalle ore 21 fino alle 2 della notte, il fast food ha isolato e controllato ogni alimento presente nelle cucine e nelle celle frigorifere con metodi più casalinghi, cioè semplicemente osservando i pacchi che contenevano gli alimenti, che in maniera professionale, con un apposito metal detector, alla ricerca di chiodini o materiali simili, ma senza ottenere risultati.

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