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Acido sul sedile nella stazione della Metro A: una donna si ustiona, operata d’urgenza

Una signora è stata ustionata da una sostanza acida caduta su un sedile alla stazione della Metro A Porta Furba di Roma. Dopo essere stata medicata al pronto soccorso, la donna ha subito un urgente trapianto di pelle a causa delle ferite.
A cura di Enrico Tata
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Probabilmente un errore, qualche goccia di solvente utilizzato per le pulizie caduta inavvertitamente su un sedile alla stazione della Metro A Porta Furba di Roma. Il liquido, però, ha ustionato una signora, che si è seduta e ha immediatamente sentito un forte bruciore. All'ospedale Vannini è stata medicata e dimessa con dieci giorni di prognosi.

La vicenda, raccontata da Marco Carta sul quotidiano La Repubblica oggi in edicola, risale alla mattina del 14 giugno intorno alle ore 7. Stando a quanto ricostruito, la donna stava andando al lavoro come ogni giorno, si è seduta e ha sentito bruciare: "Mi sono seduta sulle sedie che si trovano sulla banchina in direzione Termini. Era bagnato, pensavo fosse solo acqua e mi sono alzata. Dopo poco la pelle ha iniziato a bruciare sempre più forte. Poi mi sono accorta che i miei glutei erano completamente neri e ho capito che mi ero ustionata".

Dolorante, la signora è andata al pronto soccorso dell'ospedale Vannini, dove è stata medicata e dimessa. Qualche giorno dopo, però, è dovuta riandare in ospedale, perché le ferite non si rimarginavano e al Sant'Eugenio le è stato detto che avrebbe dovuto essere operata per un trapianto di pelle (tessuti prelevati dalla coscia).

Prima del ricovero, ha deciso di andare dai carabinieri a sporgere denuncia: "Venerdì sono andata al Sant’Eugenio per le medicazioni e mi è stato detto che dovevo essere operata. Mi hanno fatto un trapianto di pelle, prelevando tessuti dalla coscia. Prima del ricovero, ho sporto denuncia dai carabinieri vicino casa. Non posso muovermi, da giorni sono costretta a stare immobile sdraiata sulla pancia e chissà quando potrò tornare a lavorare. Quello che mi è accaduto è impensabile, per questo ora voglio conoscere la verità. Perché se qualcuno lo ha fatto apposta per fare del male, allora significa che lo può fare ancora. Però da quando è successo il fatto non ho saputo più nulla. Non mi ha chiamato nessuno", ha raccontato la donna al giornalista di Repubblica.

Le indagini sono tuttora in corso, ma l'ipotesi più probabile è che l'acido sul sedile fosse un solvente industriale per pulizie, caduto per errore da un contenitore in plastica.

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