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Accordo sui cinema nel Lazio: ma su quelli abbandonati i dubbi restano, possono diventare negozi

Il presidente Rocca ha annunciato di aver trovato un accordo con i rappresentanti del mondo del cinema sulla nuova proposta di legge sulla Semplificazione Urbanistica. Cosa prevede l’accordo per le sale abbandonate di Roma e del Lazio.
A cura di Enrico Tata
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Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha annunciato di aver trovato un accordo con i rappresentanti del mondo del cinema sulla nuova proposta di legge sulla Semplificazione Urbanistica. Come abbiamo scritto, la nuova norma introduceva regole molto più semplici e con meno paletti sul cambio di destinazione d'uso delle sale cinematografiche. In altre parole, i cinema potevano essere facilmente trasformati in megastore e negozi.

L'accordo con la Regione Lazio è stato effettivamente trovato, ma per il momento riguarda soltanto i cinema aperti e non quelli abbandonati. In altre parole, quelli ancora in attività non potranno essere trasformati in altre attività per evitare speculazioni edilizie.

Al termine della riunione Rocca aveva dichiarato, in modo forse troppo ottimistico: "E' stata una bella riunione, costruttiva. Abbiamo trovato punti di caduta e stiamo risolvendo alcune questioni. A brevissimo daremo la comunicazione sulle questioni tecniche però diciamo che ormai l'accordo c'è praticamente su tutto. Mi sembra che ci sia veramente un bel clima, grande soddisfazione".

L'accordo di cui ha parlato Rocca, ha spiegato la presidente della commissione Urbanistica del Consiglio regionale del Lazio, Laura Corrotti, Fratelli d'Italia, per il momento riguarda soltanto i cinema tuttora aperti: il compromesso, infatti, è basato sull'eventuale stralcio della "possibilità per il cambio di destinazione d'uso dei cinema aperti, per evitare delle speculazioni edilizie".

Sui cinema abbandonati, invece, i dettagli devono essere ancora limati: "C'è stato un dibattito sugli anni della dismissione del Cinema, quindi da quando il Cinema è stato chiuso e stiamo ancora dirimendo un po' di questioni. Il nostro messaggio, che vogliamo mandare, è che sulla legge abbiamo messo delle premialità importanti per incentivare chi vuole riaprire i cinema chiusi e destinarli anche a delle attività culturali polifunzionali. Da parte della Regione Lazio c'è stata un'apertura all'ascolto di queste associazioni, che non era mai successa".

L'ipotesi, quindi, è che si possa intervenire con minori paletti sulle sale abbandonate da decenni, mentre il cambio di destinazione d'uso sarebbe vincolato per quei cinema chiusi da pochi anni.

In controtendenza rispetto alle polemiche delle scorse settimana, ieri è stato annunciato che l'ex Cinema Fiamma di Roma, abbandonato da anni, riaprirà nei prossimi mesi e resterà una sala cinematografica, gestita dalla AcPlaytownRoma di Fabia Bettini e Gianluca Giannelli, che organizzano la rassegna Alice nella Città.

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