Accoltellato dopo derby, la madre: “Aggressione inspiegabile, mio figlio a cena anche con laziali”
"Mio figlio è andato a cena in quel locale insieme con altri amici romanisti, ma con loro a tavola c’erano anche dei laziali. Quindi una situazione veramente tranquilla, peraltro più di quattro ore dopo la fine della partita. Insomma, non riesco proprio a capire il motivo di un’aggressione di quel genere". A parlare, in un'intervista rilasciata da Il Corriere della Sera, è la madre di Francesco, il giovane accoltellato nel pub Clover di viale Angelico da un gruppo di ultras della Lazio. Il giovane è ancora ricoverato all'ospedale Santo Spirito in gravi condizioni, ma fortunatamente non in pericolo di vita. "Non ha mai perso conoscenza, è rimasto vigile, anche se ha passato attimi drammatici", racconta la donna.
L'aggressione è avvenuta al termine del derby tra Lazio e Roma che si è giocato mercoledì sera allo Stadio Olimpico. Una partita segnata sin dall'inizio da attimi di tensione: prima il quasi contatto tra le due tifoserie, poi gli scontri con le forze dell'ordine. Qualche ora dopo, l'accoltellamento nel pub di viale Angelico, con il ragazzo colpito da fendenti ad addome e torace. Chi lo ha aggredito è ancora ricercato dagli investigatori della Digos e dagli agenti del commissariato Prati.
"Quando si è svegliato dall’anestesia mi ha voluto tranquillizzare – continua la madre del giovane – Non so se sia rimasto vittima di un’azione mirata, forse lo è stata nei confronti del pub, anche se i suoi amici mi dicono che si tratta di un normalissimo locale e non un punto di riferimento della tifoseria romanista. Tanto che, ripeto, a cena c’erano anche dei laziali". Il ragazzo potrebbe essere ascoltato nelle prossime ore dalle forze dell'ordine, in modo da fare chiarezza su quanto accaduto ma, soprattutto, risalire all'identità di chi ha fatto il raid nel bar e lo ha accoltellato.