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Accoltellato a Termini, parla il papà: “Sono arrabbiato con tutti, non voglio fare alcun appello”

C’è rabbia nelle parole del papà di Arturo, l’uomo accoltellato alla stazione Termini domenica scorsa dopo un tentativo di furto: “Sono arrabbiato con tutti”.
A cura di Beatrice Tominic
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Arturo Luca Battisti
Arturo Luca Battisti

Restano critiche le condizioni di salute di Arturo Luca Battisti, l'uomo accoltellato alla stazione Termini la scorsa domenica, 5 febbraio, da tre persone che lo hanno accerchiato per rubargli lo smartphone e venti euro. Dopo essere stato estubato, resta in terapia intensiva, ma è riuscito a parlare con suo papà.

"Ho sentito mio figlio, era sveglio. Mi ha raccontato che dopo aver visto la partita, è andato alla Conad della stazione Termini per ricaricare il telefono. Poi è successo quello che è successo", ha raccontato il padre di Arturo Luca Battisti. Secondo quanto dichiarato, le persone che hanno aggredito suo figlio, avrebbero prima tentato di derubarlo. "Sono arrabbiato, è fuori discussione, siamo in Paese di merda. Volete sentirmi dire queste parole? Sono arrabbiato con tutti, non voglio fare alcun appello. Hanno detto che aumenteranno i controlli, dopo che è successa questa seconda tragedia".

La cugina: "Siamo sconvolti, non sapevamo fosse a Roma"

Oltre al papà, era presente anche la cugina di Arturo, Lorella: "Abbiamo appreso che mio cugino si era trasferito a Roma da questa notizia, dai telegiornali. Ne siamo rimasti stupiti, non avremmo mai potuto immaginare un evento di questa portata. Noi viviamo qui, mentre lui risiede a Milano da molti anni. Dopo la notizia, ho sentito mio zio. È lui che mi ha detto del trasferimento di Arturo: sapeva che Arturo era a Roma da un mese, noi no".

La preoccupazione di tutta la sua famiglia è molta: "Il suo stato di salute non è buono e non possiamo stare sereni fino a quando non avremo informazioni dai medici – ha aggiunto –  È un fatto molto grave che non sarebbe dovuto succedere: abbiamo bisogno di più controlli. Se i fatti dovessero essere confermati, sul furto per pochi euro e il cellulare, la situazione sarebbe ancora più preoccupante". Non era al corrente del suo trasferimento a Roma neanche Simone, vecchio amico di Arturo: "L'ultima volta che l'ho sentito a settembre del 2022 al telefono mi ha detto che aveva voglia di vedermi. Ma non ci siamo più incontrati".

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