Acca Larentia, cinque denunciati e decine di identificati per il saluto romano
Sono cinque al momento le persone denunciate per i saluti romani del 7 gennaio ad Acca Larentia e decine gli identificati da parte della Digos, che ha inviato oggi una prima informativa ai pubblici ministeri di Roma. I magistrati stanno valutando se procedere con l'apertura formale di un fascicolo di indagine per apologia del fascismo riguardo quanto accaduto di fronte all’ex sede dell’Msi dove nel 1978 vennero uccisi Franco Bigonzetti, Francesco Ciavatta e Stefano Recchioni. Altre immagini, riprese dalle telecamere di sorveglianza, sono al vaglio della Digos.
La mattina del 7 gennaio il saluto istituzionale organizzato da Fratelli d'Italia, con la presenza del vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca e l'assessore capitolino alla Cultura, Miguel Gotor. Nel pomeriggio, la commemorazione organizzata da CasaPound e Blocco Studentesco, disertata però dagli istituzionali. Niente saluto romano, ma solo il rito del presente, per i giovani di Fratelli d'Italia, che hanno partecipato alla commemorazione a modo loro, lontano da occhi indiscreti, nel parco di Villa Glori.
"Le dieci persone isolate che nella mattinata di ieri hanno fatto il saluto romano non fanno parte di Fratelli d'Italia – ha dichiarato Rampelli– Noi non facciamo saluti romani, nessuno di noi ne ha fatti, per scelta e non per convenienza, da sempre e non da oggi perché stiamo al governo. L'accostamento dei saluti romani alla mia presenza è totalmente privo di fondamento. Iniziammo a a disertare la manifestazione serale che si svolge nel Piazzale frontistante l'ex sede del Msi prima ancora che nascesse Alleanza nazionale".
Secondo le prime informazioni, gli identificati apparterrebbero a frange del mondo ultras e alla galassia neofascista. Si tratterebbe di volti noti per chi indaga, e che potrebbero essere denunciati già nelle prossime ore.