Abusi sugli anziani in Rsa, l’ex paladina antimafia Maricetta Tirrito condannata ad 8 anni di carcere
Arriva alla conclusione il processo che vede imputata Maricetta Tirrito, conosciuta per essere una paladina dell'antimafia ed essersi sempre schierata contro la violenza sulle donne, per maltrattamenti e abusi sugli anziani di una rsa di Ardea. Nei confronti di Tirrito, accusata di omicidio con dolo eventuale, circonvenzione d’incapace, esercizio abusivo della professione medica, falso ideologico e materiale, aggravati, erano stati chiesti 27 anni di carcere.
La sentenza dei giudici, invece, si è chiusa con una condanna a 8 anni di carcere per i reati di abuso edilizio, circonvenzione di incapace, autoriciclaggio e falso ideologico. Caduti tutti gli altri capi d'imputazione, compreso quello di omicidio con dolo eventuale. "Non c'erano i presupposti. Quale omicidio?", è il commento del legale che assiste Maricetta Tirrito. "Speravo che potesse ricevere una pena più alta", ha commentato Daniele, uno dei vicini di Luigi Bonomo, l'uomo morto dopo il trasferimento dalla rsa all'ospedale, che hanno sporto denuncia facendo scattare l'indagine.
Oltre a Maricetta Tirrito, sono due le persone condannate: S.L. a due anni e tre mesi; M.R. a due anni e sei mesi mentre F.C., il compagno di Tirrito, è stato assolto.
Abusi e maltrattamenti in rsa, l'avvocato di Maricetta Tirrito: "Aspettiamo le motivazioni"
"Dalla richiesta di 27 anni, Maricetta Tirrito è stata condannata ad 8 anni perché l'aspetto principale, il capo dell'imputazione relativo all'omicidio, è caduto ma non c'erano assolutamente i presupposti, né di fatto e né di diritto – ha dichiarato a Simona Berterame per Fanpage.it l'avvocato che assiste Tirrito, Valerio Masci – Non ce n'è stato uno e siamo veramente curiosi proprio di analizzare quelle che sono le motivazioni".
Queste le parole dell'avvocato di Tirrito che, però, non esclude di poter tornare davanti ai giudici ancora. "Quando riusciremo a capire dalle motivazioni e poi nell'eventuale appello che cos'è la cohousing, io ritengo che altri capi di imputazione possano cadere tranquillamente – ha aggiunto – Non è caduta l'accusa di abuso edilizio. Sinceramente ne siamo alquanto perplessi perché l'immobile non era intestato e non faceva capo alla signora Maricetta Tirrito".
Tirrito è stata presente a tutte le udienze, ma in questa fase non ha rilasciato alcun tipo du dichiarazione. "Ha sempre partecipato ed è sempre stata molto molto attenta – ha continuato ancora l'avvocato Masci – Ora dobbiamo rivedere alcuni punti: forse non è stato compreso lo spirito della cohousing? Dovremo sicuramente analizzare le motivazioni della sentenza", ha ribadito.
Il vicino di casa di Luigi a Fanpage.it: "Nessuna sentenza colma la sua assenza"
In aula, essendo stato il primo a rivolgersi alle autorità, c'era anche Daniele, il vicino di casa di Luigi Bonomo. È stato lui a sporgere denuncia per primo e a far partire le indagini.
"Non nutrivo speranze a prescindere: anche se fossero stati 27 anni per me la mancanza di Luigi non sarebbe stata mai colmata con nessun tipo di sentenza. Per me non cambia nulla. Sicuramente l'augurio era quello di vedere una pena più grave. Ma ripeto avrei potuto trovare pace soltanto avendo accanto ancora Luigi. Era solo quello, era prevenirla questa cosa e era fattibile la prevenzione a tutto questo", ha ribadito. E su Maricetta ha aggiunto: "Forse ho provato disgusto nel vederla, però sinceramente non l'ho considerata mai. Soltanto per quello che ha fatto, non merita la mia considerazione".
Abusi sugli anziani in rsa: cosa è successo
L'arresto di Maricetta Tirrito risale al dicembre del 2023 per abusi sugli anziani di una rsa che gestiva lei stessa. Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna avrebbe raggirato gli anziani ospiti della residenza di Ardea, la Silver Cohousing, arrivando a portargli via una somma totale di circa 385mila euro. Secondo gli inquirenti, è proprio nella rsa che venivano sottratti i soldi agli anziani ospiti, utilizzando false procure o deleghe grazie ai certificati emessi da un medico compiacente, finito anche lui fra gli imputati.
Il denaro poi veniva utilizzato per il proprio svago: viaggi, cene e pranzi. Non soltanto: con una delle carte Postepay intestate agli anziani ospiti sarebbe stato pagato anche un intervento chirurgico. Oltre a Maricetta Tirrito, in quella giornata del 13 dicembre 2023, sono state raggiunte da un'ordinanza di custodia cautelare altre cinque persone.
La denuncia dai vicini di casa di un anziano ospite
La denuncia da cui poi hanno avuto inizio le indagini è stata presentata dai vicini di casa di uno degli ospiti della rsa, Luigi Bonomo. Dopo la morte della moglie e dopo essere stato trovato alla guida contromano in autostrada, non avendo figli o nipoti, è entrato a far parte della Silver Cohousing. A chiedere notizie di lui sono stati, però, due vicini di casa quando si sono accorti che Luigi aveva smesso di rispondere al cellulare.
La denuncia, invece, è scattata nel momento in cui la coppia ha notato Tirrito e altre tre persone nell'appartamento di Luigi: "Scattavano delle fotografie e portavano via degli oggetti nei sacchi neri. Nel frattempo non sapevamo che fine avesse fatto Luigi". Era già in ospedale e poco dopo sarebbe morto.