Abusi sessuali su paziente, il giudice rigetta il patteggiamento del primario del Gemelli Richeldi
La giudice ha rigettato la richiesta di patteggiamento del professor Luca Richeldi, primario del Policlinico Agostino Gemelli di Roma. A settembre 2024 verranno scelte le modalità attraverso le quali verrà celebrato il processo, la vittima, una giornalista, è stata accolta come parte civile. Il primario di Pneumologia è imputato per il reato di violenza sessuale aggravata dal rapporto medico-paziente.
La donna ha raccontato di aver subito le violenze dopo una visita medica con il primario. Subito dopo la visita il medico le avrebbe messo le mani addosso: "In quel momento non sono stata in grado di reagire – ha spiegato la collega – Mi sono bloccata completamente. Ora sto seguendo un percorso con una psicologa, mi è servito del tempo per denunciare. Per fortuna la legge consente alle vittime di violenza di avere un anno di tempo, ci vuole tutto per metabolizzare molestie e violenze sessuali".
L'appello della vittima: "Donne denunciate senza paura"
La giornalista ha commentato la notizia del rigetto del patteggiamento: "Sono molto soddisfatta della decisione presa dalla giudice, del resto sarebbe stato molto grave accettare la proposta di patteggiamento per il reato di violenza sessuale aggravata dal rapporto medico-paziente. Ora mi aspetto che la Fondazione, l'ospedale Policlinico Gemelli, l'Ordine dei Medici e l'Università prendano atto di questa decisione, visto che finora sono rimasti in silenzio e che facciano qualcosa di concreto. L'appello alle donne vittime di violenza è: denunciate senza paura".
L'avvocata di Richledi: "Patteggiamento era soluzione migliore"
A commentare la notizia del rigetto del patteggiamento è anche l’avvocata di Richeldi Ilaria Barsanti: "Il patteggiamento sarebbe stata la soluzione migliore – spiega – perché penalizzante per il mio assistito, ma sicuramente non dannosa per la parte offesa; inoltre avrebbe consentito di evitare ad entrambi un lungo e doloroso percorso processuale. Ragioneremo con calma sulle nostre future determinazioni".