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Abusate dal santone in comunità: “Le ragazze dovevano avere rapporti solo col maestro Lino”

“Il santone mi aveva detto di stargli lontano, ma non gli ho dato ascolto – racconta in aula l’ex fidanzato di una delle ragazze – Volevo che avesse rapporti solo con lui”.
A cura di Beatrice Tominic
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"Sesso con il santone, per aumentare l'elevazioni per trascendere", questo il commento dell'ex fidanzato di una delle adepte della comunità presieduta dal Maestro Lino, al secolo Pasquale Gaeta, sessantaseienne di Napoli che ha creato la setta QNEUD, acronimo di "Questa Non È Una Democrazia", ospitata nel Viterbese ad Acquapendente. L'uomo è stato ascoltato nell'ultima udienza ospitata nel Tribunale di Viterbo in quanto testimone delle abitudini e della vita nella setta del Santone che, insieme alla moglie, accoglieva ragazzi e ragazze con problemi e abusava di loro con la scusa di "liberarli dai propri mali" con pratiche sessuali.

Oggi il sessantaseienne è accusato di violenza sessuale, maltrattamenti ed esercizio abusivo della professione di psicologo. Il sessantaseienne, infatti, avrebbe avuto alcuni approcci ai e alle giovani fingendosi uno specialista.

Il racconto in aula: "Il Santone voleva un rapporto esclusivo"

"L'ho conosciuta nel 2018 al bar, mi ha detto che stava facendo un percorso spirituale col Maestro Lino – ha spiegato in aula  l'ex fidanzato di una delle ragazze vittime del santone – Poco dopo ho conosciuto anche lui. Mi ha chiesto di parlare perché voleva sapere che relazione avessimo e assicurarsi che fra noi non ci fosse sesso, non voleva avesse rapporti con altre persone".

Le ricette raccapriccianti e la rivelazione alla mamma della fidanzata

Non solo: in comunità sembra che il Santone fornisse agli adepti delle vere e proprie pratiche culinarie. "Aveva un quaderno, c'era come un elenco di ricette. Lei era sempre più strana. Una mattina arrivò a casa mia alle 4.30, era sporca, puzzava. Non so se la picchiassero, non ho mai visto lividi o ferite, non so se abbia mai tentato il suicidio – poi rivela – Per alcune settimane non è più andata in comunità, aveva avuto dei litigi. Poi ha ripreso ad andarci: quando tornava dagli incontri parlava con la voce da bambina".

Nel frattempo il Santone, come scrive il Messaggero, avrebbe continuato a contattate il ragazzo. "Mi diceva di starle lontano, ma non gli ho dato ascolto. Così quando non si è più fatto vedere ho allertato sua madre".

Il racconto della ventiquattrenne

Oltre all'ex fidanzato di una delle vittime degli abusi, anche una delle ragazze che avrebbero subito le violenze da parte del Maestro Lino. Si tratta di una ventiquattrenne che ha raccontato la sua esperienza nella comunità.

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