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Abbandona la madre invalida per andare in ferie, l’avvocato: “Caso simile a quello di Alessia Pifferi”

L’anziana, una donna di 84 anni, è morta sembra di stenti. I carabinieri l’hanno trovata riversa a terra, parzialmente coperta da un lenzuolo: in casa non aveva né cibo né acqua. L’avvocato Giuseppe Di Palo spiega a Fanpage.it quali sono le conseguenze per la figlia della donna.
A cura di Natascia Grbic
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A sinistra Giuseppe Di Palo, avvocato e volto noto dei social.
A sinistra Giuseppe Di Palo, avvocato e volto noto dei social.

Una donna avrebbe abbandonato la madre invalida da sola in casa per andare in vacanza in Abruzzo con i figli. L'anziana, che aveva 84 anni e non era autosufficiente, è stata trovata priva di vita dai carabinieri nella sua abitazione di Montelibretti. Stando ai primi accertamenti, la signora sarebbe morta di stenti. La figlia di 49 anni è stata arrestata: inizialmente portata nel carcere di Rebibbia, adesso si trova ai domiciliari. È accusata di abbandono di incapace.

"La cura del genitore spetta al figlio per legge, non c'è bisogno dell'intervento di un giudice – spiega a Fanpage.it l'avvocato penalista Giuseppe Di Palo -. Si tratta di un impegno morale e sociale che discende direttamente dalla legge. Come questa impone a un genitore di provvedere ai bisogni fisici e psicologici del bambino, allo stesso tempo i figli devono prendersi cura del genitore anziano se questi non è in grado di provvedere a se stesso. Partendo da questo presupposto, ossia l'incapacità della donna di provvedere a se stessa, possono individuarsi due reati che sono astrattamente ipotizzabili nel campo di specie: l'omicidio volontario con dolo eventuale e l'abbandono di incapace".

Giuseppe Di Palo, avvocato e volto noto sui social.
Giuseppe Di Palo, avvocato e volto noto sui social.

"Nel primo caso, quello dell'omicidio volontario con dolo eventuale, chi abbandona una persona incapace di provvedere a se stessa non vuole causare in maniera diretta la morte, ma se l'aspetta e accetta il rischio che ciò accada – continua Di Palo – Si tratta di una fattispecie molto simile a quella del caso di Alessia Pifferi (la donna che ha lasciato morire di stenti la figlia di un anno e mezzo, ndr)".

Per ora la donna è accusata solamente di abbandono d'incapace. "La pena può andare dai tre agli otto anni – continua Di Palo – pena che però la legge prescrive che sia aumentata di un terzo quando a commettere il reato è un figlio. Stando alle prime informazioni apprese da fonti investigative, astrattamente ritengo che non possa escludersi, come d'altra parte è accaduto nel caso della Pifferi, un'ipotesi di reato che riguarda anche l'omicidio volontario con dolo eventuale. Sarà poi ovviamente la magistratura a stabilirlo".

Da stabilire in sede processuale il grado di invalidità dell'anziana. Se la signora fosse in grado di provvedere un minimo a se stessa o se, come sembra, fosse totalmente non autosufficiente. "È chiaro che se i figli vanno in vacanza lasciando da soli genitori in grado di provvedere a se stessi, che poi muoiono per un infarto, un ictus, o un qualsiasi altro tipo di situazione imprevedibile, non si è in presenza di uno scenario penalmente rilevante. In questo caso tutto dipende dallo stato psicofisico in cui la donna versava prima della partenza".

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