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A Tor Pignattara è boom del consumo di eroina: raccolte ogni settimana centinaia di siringhe

A Tor Pignattara potrebbero arrivare tossicodipendenti da altri quartieri, il Municipio V e la Cgil spiegano che non ci sono spazi idonei per ospitarli e c’è già una situazione complessa, che riguarda il consumo di eroina.
A cura di Alessia Rabbai
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Il consumo dell'eroina nel V Municipio è aumentato dopo il Covid. Lo sanno bene i cittadini, le cui segnalazioni di siringhe in strada e interventi di pulizia dei quartieri diventano sempre più frequenti, anche in prossimità di spazi dedicati ai bambini. Fanpage.it ha intervistato il presidente del V Municipio Mauro Caliste, per chiedergli qual è la situazione rispetto alla droga e alle strutture che si occupano della cura e del recupero dei tossicodipendenti.

"Sono venuto a conoscenza di un trasferimento di persone con problemi di tossicodipendenza dal IV Municipio al Serd di via Casilina nel V a Tor Pignattara. La decisione spetta ad Asl e Regione, ma penso che sarebbe stato opportuno confrontarsi con i territori. Ritengo assurdo che queste persone che vivono delle criticità vengano trattate come "pacchi postali", spostate da un Serd all'altro. Credo che per chi ha problematiche di droga e sta affrontando un percorso di guarigione non sia opportuno essere spostato, ma che debba essere seguito dove ha iniziato il percorso di recupero, altrimenti c'è il rischio che ricada nella tossicodipendenza".

Ad intervenire sul trasferimento che riguarda sia pazienti che personale sanitario è stata anche la Cgil Roma, che si è dichiarata contraria, definendola "una decisione che crea grave disagio ai lavoratori e soprattutto all'utenza, che viene presa a fronte di una annunciata dimissione della sede attuale causa sfratto, evidentemente non affrontata e risolta per tempo dalla Direzione Aziendale". Il sindacato chiede un intervento affinché venga individuata in tempi rapidi una nuova sede nel IV Municipio vicino a quella chiusa. I problemi sarebbero anche di carattere logistico, in quanto nel Serd di Tor Pignattara mancherebbero gli spazi per ospitare le persone che verrebbero trasferite.

"A Tor Pignattara – continua Caliste – c'è già una situazione molto complessa per quanto riguarda la tossicodipendenza, non ci sono inoltre i locali capienti per poter prendere in carico altre persone da seguire. Il problema è aumentato in maniera esponenziale dopo il Covid, abbiamo fatto come Municipio un protocollo d'intesa con la Fondazione Villa Maraini e con la Comunità Incontro in collaborazione della Asl".

Tanti cittadini e le associazioni come ad esempio Retake e altre segnalano la presenza di siringhe in strada e organizzano giornate di raccolta per riqualificare i quartieri. "Oltre alla raccolta delle siringhe è importante la prevenzione, convincere queste persone che soffrono di tossicodipendenza ad entrare in comunità e iniziare un percorso – conclusde Caliste – I numeri però è vero stanno aumentando, puntiamo a lavorare sulla prevenzione anche nelle scuole, perché è importante intervenire sugli adolescenti".

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