A Salvini non ne va bene una: prima diserta l’inaugurazione per il Giubileo, poi il nuovo caos a Termini
Matteo Salvini ha deciso di non presentarsi ieri all'inaugurazione del nuovo terminal dei bus di piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini. Un lavoro "gigantesco", come l'ha definito il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, terminato in anticipo rispetto ai tempi e uno dei cantieri più importanti per il Giubileo 2025. L'assenza del vice presidente del Consiglio e ministro dei Trasporti, tuttavia, non è passata inosservata, anche perché Salvini ha spesso presenziato in prima fila a inaugurazioni e tagli di nastro che riguardano i cantieri dell'Anno Santo.
"Perché il ministro Salvini è assente stamattina? Quello che posso dire è che il ministero delle Infrastrutture in tutte le sue articolazioni ha dato e sta dando un contributo decisivo alla realizzazione delle opere giubilari e il Governo, seppure impropriamente, è rappresentato da me", ha detto il sottosegretario Alfredo Mantovano. Salvini, nel pomeriggio, ha inviato un comunicato per "esprimere grande soddisfazione per la conclusione della prima fase di lavori che hanno rifatto il look di Piazza dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini a Roma, con una spesa di 18 milioni di euro finanziati dal MIT".
Per Salvini, si legge ancora nella nota diffusa dal leader leghista, "si tratta di un intervento significativo sia per riqualificare quello che è il biglietto da visita per chi arriva nella Capitale, ma anche un segnale di attenzione per un’area che non può essere lasciata al degrado".
Ma perché non era presente all'inaugurazione? Secondo molti, il motivo è legato ai guasti e ai disagi nella circolazione registrati i giorni scorsi e sui quali il ministro forse non aveva intenzione di rispondere alle domande dei cronisti presenti a Termini. Il problema, per Salvini, è che in serata la situazione è precipitata: guasto alla stazione di Roma Termini per la disconnessione degli impianti che gestiscono la circolazione, con la circolazione sospesa per diversi minuti e viaggiatori infuriati per l'ennesimo problema tecnico e per i ritardi dei treni in arrivo e in partenza dalla Capitale.
Italia Viva ha presentato una petizione per chiedere le dimissioni di Salvini: "La rete ferroviaria nazionale è ormai al tracollo". La segretaria del Pd, Elly Schlein, ha attaccato: "Cosa fanno la Presidente Meloni e il Ministro Salvini per arginare il disastro che hanno creato sul trasporto pubblico? Con la loro gestione stanno paralizzando l'Italia, con effetti devastanti sulla vita quotidiana dei cittadini e danni incalcolabili all'economia e al turismo del Paese". E il vicepresidente della commissione Trasporti alla Camera, il dem Andrea Casu, ha aggiunto: "È l’ennesima giornata nera dei trasporti finisce con un nuovo guasto alla rete elettrica nel nodo di Roma questa è la situazione ora. Se non vogliono riferire in aula la Presidente Meloni e il Ministro Salvini vadano almeno alla Stazione Termini a rendersi conto dei danni che stanno generando al Paese".
Anche i 5 Stelle hanno chiesto le dimissioni immediate del ministro: "A Termini la circolazione è sospesa per accertamenti tecnici: questo è quanto campeggia sul sito di Trenitalia. E' il completamento di una giornata indecente sul fronte del trasporto ferroviario, ormai definitivamente tracollato nel nostro paese. La stazione romana è diventata ormai un ‘hub dell'imprecazione' per i passeggeri: Salvini comprenda che la sua avventura da ministro dei Trasporti è arrivata al capolinea. Game over, si dimetta".