video suggerito
video suggerito

A Roma manifestazione contro violenze e femminicidi: “Sorella non sei sola”

Il sit in è stato organizzato da ‘Non una di meno’ e lanciato con lo slogan ‘Sorellә non sei solә’ per dire no “alla cultura dello stupro, alle violenze e ai femminicidi”.
A cura di Enrico Tata
35 CONDIVISIONI
Immagine

Una manifestazione in piazza Cavour, di fronte alla Corte di Cassazione, per dire no "alla cultura dello stupro, alle violenze e ai femminicidi". Il sit in, organizzato da ‘Non una di meno' e lanciato con lo slogan ‘Sorellә non sei solә' intendeva mettere l'accento sul fatto che, nelle parole di chi ha portato avanti l'iniziativa, "la violenza patriarcale non si combatte costruendo l’ennesima narrazione legata a una finta emergenza, per approvare l’ennesimo decreto con pene ancora più severe o paventando la castrazione chimica, alimentando così un sistema che crea sempre più violenza. La violenza si decostruisce, al contrario, agendo in via preventiva, pianificando programmi di educazione sessuo-affettiva con esperte nei programmi scolastici, nei luoghi di lavoro, negli spazi di comunità e di aggregazione".

Quest'estate, hanno spiegato ancora le organizzatrici, "è iniziata la narrazione tossica del femminicidio di Giulia Tramontano e conclusa con il linciaggio mediatico e social attorno agli stupri di Palermo e Caivano. Una pornografia del dolore che accende i riflettori solo su alcuni casi-simbolo, mentre rimangono sotto-rappresentati i transcidi, le aggressioni e gli omicidi ai danni delle sex worker, e i suicidi di persone trans che si susseguono in un silenzio assordante. Una mediatizzazione forzata che colpevolizza le persone abusate e spesso anche i loro affetti, non ne rispetta la privacy e veicola l’idea che la violenza sia un problema individuale dovuto a qualche singolo e a cattive famiglie, un’emergenza da raccontare con fare voyeuristico per qualche settimana".

Immagine

Per ‘Non una di meno' "la violenza patriarcale è invece una questione strutturale che irradia ogni sfera della nostra quotidianità e che influisce lungo tutto l’arco della nostra vita. Per questo abbiamo deciso di scendere di nuovo in piazza insieme alle sorellɜ in Sicilia e in tutta Italia".

La scelta della Corte di Cassazione è stata scelta come simbolo di "una giustizia patriarcale e che quest'estate ha firmato alcune delle sentenze più scellerate degli ultimi anni". Per esempio, ricordano, il tribunale di Roma "ha assolto un bidello accusato di violenza sessuale per aver molestato una studente perché ha ritenuto che al fatto oggettivo non potesse essere associato l’elemento soggettivo, ossia la volontà di molestare"

In piazza c'era anche l'attivista Giorgia Soleri, che ha detto: "È importante essere qui oggi perché sono state tante le donne uccise dall'inizio dell'anno ad oggi. Le statistiche ci dicono che una donna su tre è stata vittima di molestie o di violenza e chissà quante sono ancora quelle che non denunciano. Importante essere qua, ma io sento che finalmente qualcosa sta cambiando e per la prima volta vedo una piazza stracolma e stracolma anche di uomini".

35 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views