A Roma mancano gli scrutatori: seggi deserti, presidenti lanciano appelli sui social
A Roma mancano gli scrutatori per le elezioni europee. A poche ore dall'apertura dei seggi le sezioni scoperte sono numerose. Si rincorrono i messaggi emergenziali su Whatsapp, con chi chiede se ci sono disponibilità da adesso fino a domani sera. I numeri non sono chiari, ma sono moltissime le sezioni in difficoltà che rischiano di procedere a rilento per la mancanza di scrutatori.
Tanti in questi minuti anche gli appelli che stanno comparendo sui social. E così c'è chi scrive nei gruppi di quartiere chiedendo se c'è qualcuno disponibile da subito: "URGENTE!! Cerchiamo 3 scrutatori in Via di Casalotti 85, sezione 2079 .Qualcuno può presentarsi?", scrive una donna. Stessa cosa a via La Spezia e a Fonte Laurentina, nei seggi di via Chiarini e via De Finetti. "Chi può si presenti immediatamente", si legge nei messaggi che continuano a rimbalzare sui social.
La paga per i presidenti di seggio è di 138 euro, mentre scrutatori e segretari ne guadagnano 110,40. Una retribuzione che da molti viene considerata irrisoria rispetto alla mole e alle ore di lavoro svolto, e che potrebbe contribuire a mandare i seggi deserti. Troppa fatica – e un fine settimana passato a lavorare – che molte persone non sono disposte a fare.
A lanciare l'allarme è anche l'ex ministra della Difesa del Governo Conte Elisabetta Trenta, che su Facebook scrive: "Buongiorno, sono presidente in un seggio a san Lorenzo a Roma. Mancano scrutatori (residenti a Roma) per costituire due seggi. Se interessati scrivete nei commenti. Grazie!". Trenta è la presidente del seggio di San Lorenzo, il quartiere studentesco romano. Che non è il solo a essere in difficoltà.