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A Roma il flash mob del Laboratorio Ebraico Antirazzista: “Cessate il fuoco e liberazione ostaggi”

I giovani ebrei di LƏA, Laboratorio Ebraico Antirazzista, chiedono una “soluzione politica che comporti la fine dell’occupazione e libertà, eguaglianza e sicurezza per tutti gli abitanti e i popoli della regione”.
A cura di Enrico Tata
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LƏA, Laboratorio Ebraico Antirazzista, formato da giovani ebree ed ebrei italiani, ha organizzato un flash mob oggi al Colosseo per chiedere ai membri delle istituzioni italiane ed europee di attivarsi per un cessate il fuoco immediato a Gaza, per il rilascio di tutti gli ostaggi e per una "soluzione politica che comporti la fine dell’occupazione e libertà, eguaglianza e sicurezza per tutti gli abitanti e i popoli della regione;
in Europa, il rispetto della libertà di espressione, e una lotta congiunta ad islamofobia e antisemitismo".

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Il Laboratorio, si legge in una nota, "condivide il lutto, il dolore e l’angoscia di tutte le vittime di questi giorni terribili. Delle famiglie delle millecinquecento persone uccise o prese in ostaggio da Hamas nella strage del 7 ottobre; delle famiglie dei dodicimila civili uccisi dall’esercito israeliano a Gaza, e degli oltre due milioni di gazawi assediati, intrappolati e bombardati; delle centinaia di abitanti della Cisgiordania espulsi in questi giorni dalle loro case o imprigionati senza motivo da Israele; degli attivisti israeliani e palestinesi duramente colpiti per le loro opinioni. E infine, di tutta la popolazione civile della regione, che sta subendo un inasprimento della devastazione creata da decenni di occupazione militare israeliana, di apartheid, di guerre e di attacchi indiscriminati contro i civili".

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Secondo i giovani ebrei romani la priorità "è riconoscersi nel dolore dell'altro. Abbiamo perso amici attivisti da entrambe le parti". Hanno dichiarato, nel corso di un'intervista rilasciata a Fanpage.it: "Innanzitutto c'è questa profonda sofferenza e il senso di sconfitta, perché non si riesce a capire che per ogni civile morto c'è dietro una famiglia che soffre e che si radicalizza ancora di più. Quindi la pace è più lontana. Aumenterà semplicemente il fanatismo da una parte e si rafforzerà l'estrema destra dall'altra".

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