A Roma è tutto pronto per EURO2020: maxi schermi a piazza del Popolo e tifosi scatenati

"Avevamo bisogno di tornare a guardarci negli occhi, di capire che ci siamo, e soprattutto tifare l'Italia. Roma è la città della ripartenza post covid: siamo contenti, onorati e orgogliosi di ospitare l'UEFA EURO2020. Abbiamo passato un anno duro ma questo è il momento di guardare avanti e con fiducia al futuro che stiamo costruendo. Ognuno di noi ce la sta mettendo tutta per costruire un presente e un futuro sicuro e di grande ripartenza". A parlare, all'inaugurazione della FanZone di piazza del Popolo creata in occasione degli Europei di calcio, è la sindaca di Roma Virginia Raggi. Oggi l'Italia gioca la sua prima partita contro la Turchia, e le persone potranno vederla dai maxischermi montati a piazza del Popolo, dove tutto è stato organizzato e sistemato per il divertimento delle persone. Concerti, eventi e iniziative pensati per le persone, ovviamente con le misure di sicurezza previste per le norme anti-covid.

A Roma s'inaugura EURO2020: "Adesso i ragazzi possono divertirsi"

A presentare la FanZone di EURO2020, oltre alla sindaca Virginia Raggi, anche il commissario straordinario UEFA2020 Roma Capitale Daniele Frongia, e la ministra delle Politiche giovanili Fabiana Dadone. "È un piccolo passo verso la normalità, per i ragazzi sono stati due anni difficili e adesso hanno la possibilità di divertirsi", spiega la ministra dal palco. Soddisfatto anche Frongia, che dichiara come "molti stanno guardando Roma per poter ripartire anche loro. È il primo grande evento internazionale, ci sarà un grandissimo programma. L'inizio è ottimo, siamo riusciti a creare una delle FanZone più grandi mai realizzate e questo è motivo di orgoglio. All'evento, anche tanti tifosi provenienti da ogni parte d'Italia per tifare gli azzurri. C'è chi è arrivato dalla Sicilia e persino chi ha preso un aereo dalla Turchia per guardare la partita insieme al ragazzo (che invece tifa Italia). "Non ce la saremmo persa per niente al mondo", dice un giovane. Che, finalmente, respira aria di normalità.