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A Roma chi riceve il bollettino Tari in ritardo non dovrà pagare alcuna multa

Sono circa 200mila i cittadini di Roma che ancora non hanno ricevuto a casa il bollettino per saldare l’acconto della Tari, la tassa sui rifiuti. Grazie a una mozione approvata ieri, non dovranno pagare alcuna multa in caso di arrivo in ritardo della lettera di Ama.
A cura di Enrico Tata
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Molti romani non hanno ancora ricevuto a casa il bollettino per pagare l'acconto 2023 della Tari, la tassa sui rifiuti. La scadenza per saldare il debito, però, è formalmente fissata da Roma Capitale al 31 luglio 2023. Insomma, mancano due settimane e circa 200mila utenti ancora non hanno ricevuto la lettera cartacea con le informazioni su come pagare il tributo. Alcuni, probabilmente, troveranno il bollettino nella cassetta postale soltanto dopo la scadenza di fine luglio.

Ricordiamo, comunque, che il pagamento si può già effettuare online sulla propria pagina sul portale AMA e anche attraverso l'app IO.

In ogni caso, l'Assemblea Capitolina ieri ha approvato una mozione urgente presentata da Italia Viva, con la quale sindaco e giunta si impegnano a risolvere i problemi legati al ritardo nella consegna dei bollettini dell'acconto Tari.

Come detto, circa 200mila cittadini, "proprio a causa dello slittamento delle operazioni di invio da parte di Ama, riceveranno gli avvisi di pagamento dopo la scadenza del 31 luglio trovandosi nella situazione paradossale di diventare morosi loro malgrado".

Così i consiglieri  Valerio Casini e Francesca Leoncini, che hanno presentato la mozione approvata ieri in aula Giulio Cesare: "Riteniamo che in questi casi le sanzioni amministrative previste dal regolamento Tari non debbano essere applicate. Siamo quindi soddisfatti che l'Aula abbia approvato all'unanimità la nostra mozione, che risolve questa criticità e scongiura per l'appunto il pagamento di sanzioni e interessi di mora. Ringraziamo la Giunta per aver espresso un orientamento favorevole e tutte le forze politiche che l'hanno sottoscritta e votata. Un atto di giustizia dovuto alla città, che non può essere vittima dei ritardi e delle inefficienze di Ama".

Insomma, i cittadini che riceveranno la Tari in ritardo non pagheranno alcuna sanzione o interesse di mora se salderanno il debito dopo la scadenza del 31 luglio 2023.

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