video suggerito
video suggerito

A Roma c’è un 14enne che per il Comune non esiste: l’atto di nascita mai registrato dall’Anagrafe

Nato all’ospedale Sant’Eugenio, per il Comune di Roma non esiste. È la storia di un 14enne, il cui atto di nascita non è mai stato registrato dagli Uffici dell’Anagrafe. Spetta al giudice sanare le mancanze della burocrazia.
A cura di Alessia Rabbai
65 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

A Roma vive un adolescente, che per gli Uffici dell'Anagrafe in via Petroselli non esiste. Il ragazzo, oggi quattordicenne, fa sapere il Campidoglio, non ha un atto di nascita a lui intestato, dunque niente carta d'identità, abbonamento Atac, né Tari. A riconoscerlo senza anomalie è invece lo Stato, in quanto il giovane è in possesso di tessera sanitaria e passaporto e la scuola, dove risolta regolarmente frequentante come ogni altro coetaneo. A districare il pasticcio della burocrazia capitolina toccherà al Tribunale di Roma, il quale dovrà ordinare al Comune di disporre un nuovo atto, che completi la documentazione mancante. Così il giovane risulterà anche cittadino romano.

A raccontare la particolare e curiosa la storia è il Corriere della Sera, tutto è cominciato con la nascita del bambino il 19 dicembre del 2010 all'ospedale Sant’Eugenio. I genitori per anni non hanno riscontrato anomalie, fino al rinnovo dell'abbonamento Atac per i mezzi pubblici in città, quando loro figlio ha appunto compito quattordici anni. L'addetto Atac però non ha trovato le generalità del ragazzo nel database e si è scoperto che non risultava né proprietario della tessera né residente a Roma.

Dalla chiamata all'Anagrafe del Comune è arrivata la notizia: non esisteva alcun documento che attestasse la nascita del ragazzo dall’ospedale Sant’Eugenio. Probabilmente l'atto si è perso durante il trasferimento dall'ospedale all'Anagrafe e non è stato mai registrato. Ma risulta inviato, come dimostrano le ricevute di trasmissione "alle 10.40 del 20 dicembre 2010" prodotte al Tribunale. Cosa sia accaduto dopo non è chiaro.

Appresa la notizia i genitori del ragazzo hanno sporto denuncia alla Procura della Repubblica, la quale indaga sulla vicenda e il reato che si potrebbe delineare è omissione d'atti d'ufficio. Il fatto che il ragazzo per il Comune di Roma non esista e dunque non risulti come residente comporta vari disagi tra i quali il fatto di non poter ricevere la carta d'identità elettronica, dunque non poter prenotare viaggi né alberghi e non poter fare abbonamenti.

Il giovane non graverebbe neanche nel calcolo della Tari, non risultando per il Comune componente del proprio nucleo famigliare. Per lo Stato italiano invece non ci sono anomalie, infatti il giovane ha la tessera sanitaria e va regolarmente a scuola. L'unico che può sanare le mancanze della burocrazia capitolina è il giudice: spetterà a lui ordinare al Campidoglio di redigere un nuovo atto di nascita.

65 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views