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A Roma boom turisti anche a Natale e a Capodanno: più 30% rispetto allo scorso anno

Le previsioni di Federalberghi Roma parlano di un più 30 per cento di arrivi per Natale e un più 20 per cento per Capodanno.
A cura di Enrico Tata
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Roma continua ad essere una calamita per i turisti di tutto il mondo e anche a Natale e a Capodanno gli arrivi faranno segnare numeri record. Sono le previsioni della Federalberghi della Capitale, che stima un più 30 per cento di arrivi rispetto allo scorso anno per gli ultimi giorni del 2023 e un più 20 per cento per i primi giorni del 2024. Questo, ovviamente, al netto delle prenotazioni che verranno effettuate nelle prossime ore.

Il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, ha commentato positivamente l'andamento turistico del 2023 e ha sottolineato aspetti positivi e negativi della stagione: "In termini di numeri non possiamo che essere soddisfatti, Roma ha confermato un trend di forte attrattività grazie all'impegno dell'Amministrazione, ed in particolare dell'Assessorato al Turismo, nel proporre un costante flusso di nuove occasioni di visita con il susseguirsi di eventi di richiamo. Inoltre, le aperture di nuove e prestigiose strutture alberghiere stanno contribuendo ad innalzare il livello complessivo dell'offerta", ha detto Roscioli.

Il rovescio della medaglia è che bisogna registrare, secondo il presidente di Federalberghi Roma, "il persistere di alcune ombre e ciò al netto dalla brutta sconfitta dell'Expo 2030, manifestazione che avrebbe contribuito a cambiare il volto stesso di Roma, oltre che a realizzare un indotto turistico notevolissimo, se fossimo riusciti ad aggiudicarcela. Mi riferisco, oltre che all'inopinato aumento del contributo di soggiorno di qualche mese fa, che ha penalizzato la nostra ritrovata capacità competitiva sul piano internazionale, anche alle situazioni attualmente pendenti, da chiarire quanto prima, che allo stesso contributo di soggiorno si sono recentemente connesse. Infine la regolamentazione degli affitti brevi, la cui normativa tarda ad arrivare e per di più appare ispirata ad un approccio fin troppo timido e permissivo verso un fenomeno che contiene gravissime sacche di irregolarità fiscale ed altera in termini molto concreti la stessa lealtà del mercato".

I numeri del turismo si rispecchiano, ovviamente, anche in quelli degli arrivi all'aeroporto di Roma Fiumicino. In un'intervista rilasciata al Corriere della Sera l'A.d. di Aeroporti di Roma, Marco Troncone, ha sottolineato che "il mercato internazionale di breve e medio raggio è cresciuto dell'11% rispetto al 2019. Quello di lungo raggio del 6%, grazie alla ripresa a pieno ritmo dei collegamenti diretti per la Cina e per il Sud America. I voli per il Nord America vedono poi una crescita del +31% a novembre rispetto al periodo pre Covid: le tre big statunitensi (Delta Air Lines, United Airlines e American Airlines, ndr) crescono di oltre il 50%". L'Asia recupera fortemente. Altri mercati interessanti sono il Centro e Sud America, cresceranno molto Medio Oriente e Africa, grazie anche alle low cost".

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