A Roma avviato solo il 10% dei cantieri: a rischio le opere legate a Pnrr e Giubileo 2025
Su 4,6 miliardi stanziati, Roma ha avviato progetti che valgono 470 milioni complessivi. In pratica il 10 per cento. Tutto il resto è in ritardo e il timore è che non si riesca a fare in tempo a sfruttare le risorse del Pnrr, quelle complementari a disposizione del ministero dei Trasporti e i soldi stanziati per il Giubileo del 2025.
Del resto è un problema che riguarda tutta Italia e paradossalmente, stando alle stime dell'Osservatorio sulle opere Pnrr e Giubileo 2025, creato dall’Acer, l’associazione capitolina dei costruttori, e dall’Orep, organismo di valutazione dell’università di Tor Vergata, Roma è sopra la media nazionale (10 per cento contro il 6 per cento)
Secondo gli studi dell'Osservatorio su oltre 2mila progetti da finanziare con il Pnrr, quelli avviati sono soltanto 427. Di questi, tra l'altro, il 40 per cento è ancora in fase di progettazione. Solo nel 9 per cento dei casi i cantieri sono stati già aperti, mentre i progetti messi a gara sono il 27 per cento.
Sul fronte del Giubileo è stato avviato soltanto il piano di manutenzione straordinaria delle strade a cura di Anas, circa 200 milioni di euro di investimenti. Per quanto riguarda il restyling del piazzale davanti alla Stazione Termini, il commissario straordinario per il Giubileo, il sindaco Gualtieri, è dovuto correre ai ripari con procedure semplificate e veloci proprio per accelerare i tempi dei cantieri.
Sui progetti di Roma Caput Mundi, che riguardano il patrimonio culturale della Capitale, più di 150 interventi, abbiamo riportato nei giorni scorsi i timori per le tempistiche sempre più strette. Ed è notizia di oggi che il governo ha intenzione di revisionare gli obiettivi intermedi di alcune opere, i cui target appaiono al momento difficili da rispettare. Tra questi ci sono i progetti legati agli studios di Cinecittà, 300 milioni di investimenti per la costruzione di 13 nuovi studi e la ristrutturazione di 4 teatri.
A preoccupare sono anche le opere legate alla mobilità e in particolare alle tramvie previste per il Giubileo e finanziate con il Pnrr. Per quanto riguarda il tram Termini-Vaticano-Aurelio, l'opera più importante, dato che metterà in collegamento la stazione Termini con San Pietro, verrà completato dopo il Giubileo e probabilmente entro il 2025 sarà inaugurata solo la tratta Termini-Venezia.
Spiega al Messaggero il presidente di Ance Roma-Acer, Antonio Ciucci: "Credo che saranno rispettati i tempi per le opere manutentive: quelle per il rifacimento del manto stradale o i piani per le periferie e l'efficientamento energetico. Per il Giubileo i cantieri più complessi sono due: sottovia di piazza Pia e parcheggio di piazza Risorgimento. Serve uno scatto sulle fatture tranvie: valgono 800 milioni di euro e c'è qualche perplessità, perché siamo indietro su progettazione e bandi".
Questi dati, si legge in una nota firmata dai consiglieri capitolini del Movimento 5 Stelle e della Lista Raggi, sono "poco incoraggianti" e denotano "un preoccupante ritardo in vista dell'importantissimo appuntamento dell'Anno Santo e che si spera dovrebbero spronare il Campidoglio a fare meglio e di più. A tal proposito, sarà altresì fondamentale puntare sulle politiche assunzionali, che questa Amministrazione ha finora relegato a questione di second'ordine: il personale capitolino scarseggia e non è numericamente sufficiente ad affrontare le delicate sfide imposte dall'imminente Giubileo".