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A Rieti un detenuto sequestra due agenti, momenti “drammatici” nel carcere

“Sono stati momenti drammatici. Siamo al collasso! Serve una stretta normativa che argini la violenza dei pochi, anche a tutela degli altri detenuti e delle altre detenute”, ha dichiarato il segretario generale del Sappe, Donato Capece.
A cura di Enrico Tata
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Due agenti sono stati sequestrati da un detenuto questa mattina nella casa circondariale ‘Nuovo complesso' di Rieti. Racconta Maurizio Somma, segretario per il Lazio del Sindacato autonomo di polizia penitenziaria: "Questa mattina un detenuto ha impedito a due agenti addetti al controllo di uscire dalla Sezione, di fatto sequestrandoli".

Il detenuto, spiega Somma, "ha pure tentato di colpire, senza riuscirci, i due colleghi, poi rilasciati dopo una fondamentale opera di mediazione e convincimento da parte di altri poliziotti penitenziari giunti tempestivamente".

"Sono stati momenti drammatici. Siamo al collasso! Serve una stretta normativa che argini la violenza dei pochi, anche a tutela degli altri detenuti e delle altre detenute. Il personale di Polizia Penitenziaria è stremato dai logoranti ritmi di lavoro a causa delle violente e continue aggressioni", ha detto invece il segretario generale del Sappe, Donato Capece.

"Ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno a che fare con detenuti che mettono a repentaglio l'ordine e la sicurezza della sezione detentiva, che si confrontano a detenuti con in mano una o più lamette intrise di sangue, o con una padella piena di olio bollente tra le mani pronta per essere buttata in faccia all'operatore, o con un piede di tavolino in mano pronto ad essere scagliato contro un poliziotto. Servono urgenti provvedimenti a tutela della Polizia Penitenziaria", ha dichiarato ancora Capece.

All'interno del carcere di Velletri, nella giornata di ieri, alcuni detenuti si sono rifiutati di rientrare nelle celle, incendiando materassi e distruggendo telecamere di sorveglianza. Una protesta che è andata avanti per diverse ore.

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