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A Ponza il 97% delle spiagge è inaccessibile: Chiaia di Luna è chiusa da 22 anni

Chiusa dal 2001, la spiaggia Chiaia di Luna è soltanto una delle tante chiuse a Ponza: si stima che sia vietato accedere almeno nel 97% delle spiagge dell’isola.
A cura di Beatrice Tominic
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Chiaia di Luna a Ponza
Chiaia di Luna a Ponza

Ponza vuole riaprire le sue rive al turismo: nell'isola, ogni anno frequentata da migliaia di turisti, oggi è inaccessibile il 97% delle spiagge. Per iniziare gli interventi in vista della prossima stagione, come riporta la Repubblica, il Comune sta cercando di riaprire i lavori in una fra le più pittoresche, Chiaia di Luna, inaccessibile da ben 22 anni.

La chiusura della spiaggia è avvenuta nel 2001, il 19 settembre, quando una turista di 26 anni, Alessandra Pioli, ha perso la vita a causa di un cedimento della falesia. Da quel momento la spiaggia è stata chiusa: nel frattempo sono almeno altre due le frane registrate, una il 4 giugno 2015 e l'altra il 28 luglio 2018 e l'arenile è stato valutato come rischioso. Allo stesso modo è stato considerato anche il tunnel che permette l'accesso.

La soluzione della giunta comunale

Per cercare di risolvere la situazione, la giunta comunale sta cercando di collaborare con esperti per trovare la soluzione migliore. Nel frattempo, però, sono pochi gli interventi già attivi sul territorio. Le zone in cui è disposto il divieto di fare il bagno sono tantissime, tutte quelle libere fatta eccezione di una parte del Frontone, della zona del porto, di Palmarola e delle piscine naturali e di Cala Feola.

"Cerchiamo professionisti e legali per un progetto efficace, vorremmo coinvolgere aziende di livello internazionale – ha spiegato il sindaco Francesco Ambrosino – Vogliamo garantire il massimo decoro dove è possibile farsi il bagno e aprire le aree di balneazione meno pericolose".

I problemi sull'isola di Ponza e a Ventotene

Non soltanto farsi il bagno in spiaggia: i collegamenti con la terraferma sono sempre troppo pochi, così come i servizi per muoversi sull'isola. Negli ultimi giorni è stato difficile persino rifornirsi di carburante e su tutta l'isola c'è solo un unico pontile praticabile. Per le strade dell'isola c'è spesso forte traffico e pochi turisti, con attività commerciale spesso chiuse.

Situazione difficile anche a Ventotene dove, invece, il problema maggiore è causato dal dissalatore che spesso va in tilt: per risolvere la situazione è stato richiesto al gestore dell'acqua di installare navi cisterna per sopperire immediatamente ad eventuali e improvvisi disservizi. Il rischio è che i turisti preferiscano altre località a queste splendide isole.

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