A Natale stretta su vie shopping, stazioni, alberghi e ristoranti: il piano della Questura di Roma
Controlli potenziati in vista delle feste di Natale: questo quanto dispone il questore di Roma Carmine Esposito, dopo la circolare emessa dal capo della polizia Franco Gabrielli. Al fine di evitare assembramenti, nella capitale gli agenti saranno impiegati in massicci servizi di vigilanza nelle stazioni, ai caselli autostradali, nei porti, negli aeroporti e alle fermate della metro. Lo riporta la Repubblica. Ulteriori controlli saranno poi disposti anche nelle vie dello shopping, nelle strutture ricettive della città come alberghi, motel e b&b e nei luoghi maggiormente frequentati dai giovani. L'obiettivo è evitare che si formino assembramenti come quelli visti nelle scorse settimane nella capitale, che ora preoccupano autorità sanitarie e politiche.
La circolare del capo della polizia
"È prevedibile – scrive Gabrielli nella circolare – nei prossimi giorni un incremento dei flussi di traffico sulla viabilità stradale e ferroviaria, determinato da significativi spostamenti di persone. In tale prospettiva non si esclude che possano realizzarsi assembramenti presso le stazioni ferroviarie, portuali e aeroportuali, nonché presso i terminal di trasporto pubblico, con possibili momenti di tensione tra i viaggiatori". Gabrielli chiede inoltre che vengano convocati i Comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, al fine di predisporre "con un'azione corale idonee pianificazioni, con l'individuazione, ove possibile, di adeguate misure anche a carattere organizzativo, che valgano a garantire il rispetto delle regole di contrasto al Covid".
Gli assembramenti delle scorse settimane
I controlli nei luoghi sensibili della capitale erano stati messi in campo dal comune di Roma anche nelle scorse settimane. Qualcosa però non ha funzionato: le vie dello shopping, i centri commerciali e le piazze sono stati prevedibilmente prese d'assalto per lo shopping natalizio e migliaia di persone si sono assembrate senza che nessuno facesse nulla per impedirlo. E ora c'è preoccupazione per gli eventuali contagi che potrebbero verificarsi tra dieci giorni, con il rischio che il Lazio non riesca a reggere il peso di una terza ondata.