A Mentana il Comune vuole costruire un forno crematorio: accoglierà anche le salme da Roma
Un forno crematorio a Mentana, che verrà utilizzato per la cremazione dei resti mortali dei cittadini ma che servirà anche Roma. Oggi le forze politiche di opposizione e un comitato spontaneo di cittadini hanno manifestato con striscioni per le strade della città contro la decisione annunciata nei giorni scorsi dall'amministrazione comunale di dare il via ai lavori per la costruzione di un forno crematorio all'interno del territorio comunale.
Il luogo individuato per realizzarlo secondo quanto è stato reso noto sarebbe un'area adiacente al cimitero, che si trova proprio nel centro abitato. I cittadini protestano contro la costruzione del forno, spiegando che inoltre sorgerebbe a poca distanza dalle case e una scuola. Per l'occasione è formato anche un ‘Comitato no forno crematorio' ed è stata avviata una raccolta firme.
I cittadini contattati da Fanpage.it hanno spiegato che: "Oltre ad essere indignati per le ricadute sul territorio in termini di aumento degli inquinanti e di perdita di valore delle abitazioni troppo vicine all'impianto, lo siamo anche per il fatto che la decisione non è mai stata presentata né discussa in pubbliche iniziative".
Un investimento di oltre 2 milioni di euro all'anno
Quello della costruzione di un nuovo forno crematorio all'interno dell'Area Metropolitana è una questione che riguarda direttamente i cittadini di Mentana, perché territorio che lo ospiterebbe, e indirettamente anche i romani, in quanto sempre più persone anche per motivi personali, ma anche per costi e spazi, scelgono di ricorrere alla cremazione per se stessi o per i propri defunti.
A proporre la costruzione del forno crematorio è stata Silve Spa nel 2022 e il Consiglio comunale ha approvato una delibera basandosi su quanto proposto da Silve Spa. Un investimento che ammonta a 2 milioni e 757 mila euro con un canone di concessione di almeno 30 mila euro all'anno. Il Comune di Mentana riceverà 25 euro per ogni volta che il forno cremerà la salma di un defunto non residente.
Tra Roma e provincia solo due forni crematori
Nel territorio della Capitale attualmente c'è un solo forno crematorio in funzione, quello di Prima Porta. Nella sua Area metropolitana c'è n'è un altro a Civitavecchia. Inoltre nel Lazio c'è un terzo forno crematorio, che è quello di Viterbo. Non è difficile capire come per le cremazioni le famiglie dei defunti debbano attendere a lungo, per le numerose richieste che arrivano agli impianti esistenti.
Dalla lettura del documento del progetto le salme arriveranno al futuro impianto in percentuale diversa a seconda del Comune di provenienza, mentre per alcuni Comuni non sarà possibile accedere alla cremazione.