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A Fiumicino arrivano le navi da crociera più grandi del mondo, paura per l’impatto ambientale

I cittadini di Fiumicino hanno criticato il progetto di un porto crocieristico alla foce del Tevere, che vedrà navi da crociera e migliaia di turisti.
A cura di Alessia Rabbai
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Le prove in mare della più grande nave del mondo, l'Harmony of the Seas di Royal Carribean (Immagine di repertorio La Presse)
Le prove in mare della più grande nave del mondo, l'Harmony of the Seas di Royal Carribean (Immagine di repertorio La Presse)

Navi da crociera a Fiumicino e migliaia di turisti diretti verso Roma. È lo scenario che si appresta a vivere la città del litorale romano, con la realizzazione di un porto crocieristico alla foce del Tevere, tra Isola Sacra e Idroscalo. La Royal Carribean International, una compagnia di crociere norvegese-statunitense con base a Miami, in Florida, che controlla il 25,6% del mercato mondiale delle crociere, si è aggiudicata l'asta del Tribunale con circa 11 milioni di euro, per la realizzazione di un porto turistico, dopo diversi tentativi in cui è andata deserta. Porto che, vedrà cambiare propria vocazione insieme alle modifiche del progetto, per ospitare i giganti del mare, che vedranno nel molo Fiumicino il proprio attracco.

Il sindaco Montino valuta risvolti per Fiumicino

Rispetto alla realizzazione del porto crocieristico il sindaco di Fiumicino Esterino Montino al momento non si sbilancia, ma segue la questione da vicino, per cercare di capire quali possano essere i risvolti positivi per la città. La compagnia prima del progetto ha prestantato una pre-via, ossia una richiesta di pre-valutazione a Ministero dell'Ambiente, Sovrintendenza, Comune di Fiumicino, Regione Lazio e Autorità di Bacino. Enti che hanno fatto osservazioni e richiesto attenzione sulla parte che riguarda la tutela dei beni archeologici presenti nelle zone limitrofe al porto.

A Fiumicino 3 porti e un aeroporto in pochi chilometri

I cittadini hanno criticato il progetto sostenendo che la priorità sarebbe comprendere in che modo interessi industriali e imprenditoriali possano convivere all'interno di un territorio, che già vede su soli quattro chilometri di costa un aeroporto internazionale, lo sviluppo di un porto commerciale e il porto di Ostia. Un'altra questione riguarderebbe il deturpamento della balneabilità, perché le navi dovrebbero attraversare il tratto di spiaggia in cui si trovano gli stabilimenti. Altro tema ancora sarebbe quello della viabilità, con migliaia di turisti per volta che da Fiumicino dovrebbero raggiungere Roma.

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