A Bracciano si continua a cercare il 19enne scomparso nell’acqua. I genitori: “Sembrava uno scherzo”
Prosegue la ricerca del 19enne scomparso ieri, 29 giugno, nelle acque del lago di Bracciano. L'allarme è scattato alle 17,30 circa. Stando a quanto comunica il comando provinciale dei vigili del fuoco, sono impegnate diverse squadre di pompieri sul posto, "sia per la ricerche in superficie che in profondità, con l’impiego di gommoni del nucleo sommozzatori e l’impiego del elicottero VF Drago".
La sorella dice: "All'inizio pensavamo ad uno scherzo"
Il ragazzo si è tuffato dal pedalò e dopo alcuni instanti è scomparso nelle acque del lago. Il fatto è avvenuto a largo del litorale di Anguillara Sabazia, a circa 100 metri di distanza dalla riva. Era in compagnia dei familiari, che inizialmente non si sono accorti, a loro dire, delle difficoltà del ragazzo: "Pensavamo a uno scherzo", avrebbe dichiarato la sorella al personale sanitario intervenuto sul posto.
Secondo le prime ricostruzioni, come detto, il ragazzo si è tuffato dal pedalò ed è scomparso pochi istanti dopo, senza mai riemergere. I familiari hanno dato immediatamente l'allarme e subito sono stati aiutati dai passanti sul lungomare e dalle forze dell'ordine. Nonostante la notte di ricerche incessanti, del ragazzo non c'è alcuna traccia e le speranze di trovarlo vivo ormai sono ridotte.
Indagini in corso sulla dinamica
Le indagini stanno proseguendo per cercare di ricostruire la dinamica dei fatti: come mai il giovane non è riuscito a tornare a galla dopo essersi tuffato dal pedalò? Non sapeva nuotare? Un vortice lo ha risucchiato o è rimasto impigliato nelle alghe? Per il momento sono tutte ipotesi che devono ancora trovare conferma.