Elon Musk sull’incendio che ha bruciato 17 auto nel concessionario Tesla di Roma: “Terrorismo”

"Terrorismo". Di questo si sarebbe trattato l'incendio appiccato nella notte in una concessionaria della Tesla nella periferia est di Roma, a Torre Angela, secondo Elon Musk. Questo il pensiero dell'amministratore delegato della casa automobilistica di veicoli elettrici che si trova a fronteggiare l'ennesima azione a suo danno, dopo episodi simili avvenuti anche negli Stati Uniti e in Francia. Nel frattempo continuano le indagini da parte degli agenti della Digos della Questura di Roma che non escludono la matrice dolosa e alcuna pista e che, per il momento, sembra puntare all'ipotesi di un coinvolgimento da parte degli anarchici che, però, non avrebbero ancora rivendicato in alcun modo il gesto.
A bruciare nella notte fra domenica 30 e lunedì 31 marzo 2025, alle ore 4.30 della mattina, 17 vetture che si trovavano nel parcheggio della concessionaria di via Serracapriola e una porzione della struttura in cui erano parcheggiate le automobili.

Incendio a Roma nella concessionaria Tesla: per Musk è terrorismo
Non ha impiegato molto tempo a rispondere Elon Musk, amministratore delegato di Tesla, per esprimere cosa pensasse dell'incendio che ha distrutto 17 automobili elettriche nelle notte, nella periferia della capitale. Gli è bastata una parola, scritta su X in risposta allo screenshot di un articolo di una testata statunitense che spiegava l'accaduto. "Terrorismo", ha scritto, trovandosi totalmente d'accordo con l'utente che aveva scritto il post originale che ha commentato: "It's not a store fire; it's a terrorist attack" (Non è un incendio nel concessionario, è un attacco terroristico, ndr).

Le indagini della Digos in corso
Come anticipato, sul caso stanno indagando gli agenti della Digos della Questura di Roma che non escludono la matrice dolosadell'incendio. Le indagini per il momento sembrano puntare ad un'azione degli anarchici, ma forse è ancora presto per dirlo. Molti elementi, come reso noto dagli inquirenti, fanno pensare ad un incendio doloso. Nel frattempo sono stati acquisiti le immagini riprese dai sistemi di videosorveglianza della zona che si trovano al vaglio degli inquirenti, in cerca di qualche ulteriore informazione utile al caso.

Le reazioni in Italia, Salvini: "Troppo odio contro Musk"
"Manifestazioni violente, insulti, assalti e incendi. Troppo odio ingiustificato contro la casa automobilistica Tesla. La stagione dell'odio e delle guerre deve finire al più presto. La mia solidarietà a Elon Musk e a tutte le lavoratrici e i lavoratori minacciati e aggrediti", è il commento di Matteo Salvini su quanto accaduto la scorsa notte alla Tesla di Torre Angela, accompagnato da una grafica animata in cui appare in rosso la scritta: "Non esclusa la pista anarchica".
Gualtieri: "Fatto di estrema gravità"
“L'incendio avvenuto ai danni di una concessionaria Tesla nella zona di Torre Angela è un fatto di estrema gravità. Al momento sono in corso le indagini per accertare le cause dell’evento, nessuna ipotesi viene al momento esclusa e ho piena fiducia nel lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine con cui sono in contatto. Se fosse confermata la matrice dolosa dell’incendio si tratterebbe di un atto inaccettabile da condannare nella maniera più ferma”, è stato il commento del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.