Tenuta di Castel Porziano, ex funzionario e 2 dipendenti a rischio condanna per corruzione e truffa

La Procura della Repubblica di Roma ha chiesto di condannare un ex funzionario funzionario del Municipio X a sette anni di carcere per corruzione e due dipendenti a ventuno anni di reclusione, accusati di truffa. La vicenda processuale ruota intorno alla tenuta presidenziale di Castel Porziano. Il funzionario avrebbe consigliato a due imprenditori di nascondere un abuso edilizio fatto nel garage sotto i rampicanti per evitarne la demolizione, mentre loro gli concedevano in cambio di vivere all'interno di una villa senza pagare. I due imprenditori, che hanno messo a disposizione la villa, hanno patteggiato nel 2019.
Secondo quanto riporta Il Corriere della sera l'inchiesta vede gli imputati impiegati in vari ruoli nella vicenda. I fatti si sono verificati nel periodo compreso tra il 2009 e il 2017, tutto è emerso con l'arresto del funzionario a dicembre del 2017. Dalle indagini successive è venuto alla luce come il funzionario fosse il punto di riferimento per diversi imprenditori.
Nei confronti dei due imprenditori la richiesta è rispettivamente di cinque e quattro anni di reclusione. Il funzionario avrebbe trovato un escamotage per scongiurare la demolizione di una costruzione abusiva sotto sequestro, riconducibile ai due imprenditori, in cambio di 50 mila euro.
Per due dipendenti della tenuta di Castel Porziano la Procura ha chiesto un anno e nove mesi con l’accusa di truffa ai danni dello Stato, in quanto secondo il pubblico ministero avrebbero agevolato un loro collega ad allontanarsi dalla tenuta, consentendogli di guadagnare circa cinquemila euro senza lavorare. Ora spetta ai giudici esprimersi sugli esiti.