Fermato un uomo al porto di Civitavecchia: nello stomaco aveva 18 ovuli con quasi 300 grammi di coca

Aveva ingerito diciotto ovuli contenenti 280 grammi di cocaina: un uomo di 40 anni, originario della Nigeria, è stato arrestato dai finanzieri del Comando Provinciale di Roma durante un controllo al porto di Civitavecchia. Il 40enne, che si stava imbarcando su una nave diretta a Ostia, è stato prima portato all'ospedale San Paolo, poi al carcere di Borgata Aurelia, con l'accusa di traffico di sostanze stupefacenti.
La scoperta è stata fatta dalle fiamme gialle durante un normale controllo di routine al porto di Civitavecchia. I militari, durante una verifica, hanno chiesto al 40enne dove fosse diretto e i motivi del viaggio. L'uomo però era molto nervoso, troppo per un normale controllo. Questo, unito al fatto che dava risposte senza senso, ha insospettito i finanzieri. Quando hanno visto che il cane antidroga lo puntava, hanno deciso di portarlo all'ospedale San Paolo di Civitavecchia: il 40enne non aveva sostanze con sé, quindi che le avesse ingerite è diventato un dubbio molto forte, confermato poi dai controlli all'addome eseguiti dai medici nel nosocomio.
Quella di ingerire gli ovuli è una pratica molto pericolosa usata dai corrieri che vengono usati dai narcos per portare la droga dentro e fuori l'Europa. Nel caso si dovessero aprire, infatti, la morte del corriere è quasi immediata: poco possono fare i medici una volta che le sostanze si sono diffuse tra gli organi vitali. Il decesso, infatti, avviene dopo pochissimo tempo, non c'è praticamente il tempo di intervenire. L'uomo, in questo caso, ne aveva ingeriti diciotto: una quantità altissima, che ha messo seriamente in pericolo la sua vita.