Cos’è questa storia della piazza per l’Europa pagata dai romani

La Lega ha presentato oggi un esposto alla Corte dei Conti, Forza Italia ne presenterà un altro, i 5 Stelle hanno firmato un'interrogazione urgente e Federico Rocca, Fratelli d'Italia, ha convocato d'urgenza una riunione della Commissione di Controllo, Garanzia e Trasparenza di Roma Capitale, di cui è presidente. È sempre più un caso politico la manifestazione ‘Una Piazza per l'Europa', che si è tenuta sabato in piazza del Popolo e che è stata organizzata con 270mila euro provenienti dalle casse del Comune di Roma.
Venerdì la Commissione Trasparenza sulla manifestazione
In attesa di eventuali indagini da parte della procura regionale della Corte dei Conti, gli occhi sono tutti puntati alla seduta della commissione capitolina Trasparenza fissata per le 10 di venerdì 21 marzo. “Richiesta di informazioni in merito all’Organizzazione e spese della manifestazione a Piazza del Popolo 15 marzo 2025″, recita l'unico punto all'ordine del giorno. Sono stati invitati alla riunione il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, il capo di Gabinetto, Alberto Stancanelli, il direttore generale Paolo Aielli, il direttore del Dipartimento Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda, Patrizia Del Vecchio e l’E.Q. I° Direzione Coordinamento Iniziative e Manifestazioni, Patrizia Pavone.
Il problema, secondo le opposizioni, è che la manifestazione, definita dalla Lega "un comizio mascherato", è stata pagata "con i soldi dei cittadini romani" e organizzata e finanziata da Zetema, una società municipalizzata che si occupa della gestione degli eventi culturali a Roma. Sono stati spesi, sostengono i 5 Stelle e il centrodestra, oltre 270mila euro per l'allestimento del palco, per gli impianti, le luci, l'amplificazione, l'alloggio degli ospiti, i biglietti del treno e i laccetti dei badge. "Una vergogna senza precedenti. Auspichiamo che la procura regionale della Corte dei Conti apra immediatamente un'inchiesta a seguito della presentazione del nostro esposto dettagliato", scrive in una nota il capogruppo della Lega capitolina Fabrizio Santori, firmatario dell'esposto presentato oggi.
"Dai dati pubblicati emerge una prassi vergognosa di spacchettamento delle spese in piccole gare, per evitare controlli più stringenti e facilitare l'assegnazione diretta. La realtà è che questa amministrazione ha messo in scena un evento di propaganda finanziato con i soldi di tutti, in barba ai principi di imparzialità e trasparenza che dovrebbero guidare un'amministrazione pubblica", dice ancora l'esponente della Lega. I 270mila euro, peraltro, non sarebbero comprensivi dei costi per gli straordinari dei vigili, la pulizia straordinaria ad opera di Ama, l'occupazione di suolo pubblico non versata e il costo delle transenne. "La Lega in Campidoglio chiederà l'immediata pubblicazione di tutti i documenti contabili, un'indagine interna e il rimborso ai cittadini di ogni singolo euro speso per questa vergognosa operazione. Il sindaco Gualtieri e la sua giunta vengano in Aula a rispondere davanti ai romani".
La difesa del Pd: piazza apartitica
Secondo il Partito democratico, al contrario di quanto sostenuto dalle opposizioni, la manifestazione di sabato è stata "apartitica" e istituzionale. Tra l'altro, ricordano diversi esponenti della maggioranza, in piazza c'erano anche sindaci del centrodestra. Secondo la presidente dell'Assemblea Capitolina, Svetlana Celli, "la manifestazione rappresenta una legittima iniziativa di Roma Capitale per difendere i valori condivisi dell'Europa. Non a caso hanno partecipato spontaneamente decine di migliaia cittadini, associazioni e numerose personalità della cultura, del giornalismo e del mondo delle associazioni e dei sindacati. Hanno aderito tante altre città italiane, anche di centrodestra, che hanno scelto di partecipare solamente per amore dell'Europa, senza bandiere di partito e superando la diversità di opinioni".