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Cosa succede se dici una bugia alla Bocca della Verità: la leggenda nata per scoprire i tradimenti

La sera di Natale va in onda “Stanotte a Roma” con Alberto Angela su Rai 1 dalle 21.30. Un viaggio tra i luoghi più suggestivi della Città Eterna, tra questi c’è la Bocca della Verità con la sua curiosa storia.
A cura di Alessia Rabbai
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La Bocca della Verità è uno dei monumenti della Capitale protagonista della puntata di "Stanotte a Roma" con Alberto Angela prevista nella programmazione natalizia. La puntata va in onda il 25 dicembre 2024, la sera di Natale, a partire dalle ore 21.30, un viaggio alla scoperta di alcuni dei luoghi più suggestivi della Città Eterna. L'antico mascherone in marmo è uno dei simboli più celebri di Roma e si trova collocato in Piazza Bocca della Verità, dandole appunto il nome. La sua collocazione nel luogo in cui si trova ora risale al 1632 nel pronao, ossia il portico, della Basilica di Santa Maria in Cosmedin.

I turisti la visitano per inserire la mano nella bocca e scattarsi foto. Ciò che dovrebbe accadere è che la bocca la tagli in caso la persona dica una bugia. L'usanza nasce da una leggenda medievale secondo la quale la bocca potesse mordere la mano di chi non avesse affermato il vero.

I mariti ci portavano le loro spose mettendole alla prova: dopo aver messo la mano nel mascherone le donne dovevano dichiarare di non commesso adulterio. Il monumento ha riscosso cuorisità in tutto il mondo anche dopo il film "Vacanze Romane" del 1953 di William Wyler, con Audrey Hepburn e Gregory Peck.

Perché si mette la mano nella Bocca della Verità a Roma

L'usanza scherzosa di mettere la mano nella Bocca della Verità nasce da una curiosa leggenda medioevale. Il nome Bocca della Verità ha origine nel 1485 ed è legato alla credenza secondo la quale la bocca potesse mordere la mano di chi non avesse affermato il vero. La tradizione era molto diffusa tra i mariti, che conducevano presso il monumento le proprie spose per far giurare loro che non li avevano traditi. Se avessero mentito, secondo la tradizione popolare avrebbero "perso" la mano.

Le origini della leggenda sulla Bocca della Verità

Il mascherone della Bocca della Verità è un grosso tondo dal diametro di circa 1.80 metri, probabilmente un tombino di epoca romana, risalente al periodo in cui ha regnato Tarquinio il Superbo, che realizzò il condotto di drenaggio delle acque Cloaca Maxima. Inizalmente a cielo aperto, è stato poi dotato di tombini, decorati appunto con bassorilievi. La Bocca della Verità ha l'aseptto di un volto maschile con barba, occhi, naso e bocca. Forse raffigura Giove, un fauno o una divinità fluviale data la presenza del Tevere a Roma.

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