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Arrestati quattro medici: rilasciavano finti certificati d’invalidità dietro compenso

L’indagine è stata condotta dai carabinieri dei Nas. I medici dovranno rispondere dell’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e falsità ideologica in atto pubblico.
A cura di Redazione Roma
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Incassavano tra i 150 e i 200 euro per compilare finti certificati medici, utili al fine di presentare pratiche d'invalidità all'Inps. Per questo oggi quattro medici sono finiti in agli arresti domiciliari questa mattina. È questo il risultato dell'operazione "Invalidus 2" dei Nas dei carabinieri che, sotto il coordinamento della Procura di Velletri, ha portato questa mattina all'esecuzione dei quattro provvedimenti di custodia cautelare nei confronti di altrettanti professionisti. L'accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, oltre che falsità ideologica in atto pubblico.

Da quanto si apprende i quattro camici bianchi lavorano tutti in aziende ospedaliere pubbliche di Roma e della provincia. Nei guai anche il titolare di un centro di servizi di Albano Laziale, ai Castelli Romani, finito anche lui agli arresti domiciliari. Le indagini dei militari di Nas hanno permesso di rintracciare chi, pagando la somma richiesta per i certificati medici finti, è riuscito a ottenere dei benefici dall'ente previdenziale, riuscendo a dimostrare la necessità di indennità di accompagno o a ottenere un assegno di invalidità. Benefici ottenuti nonostante l'assenza di patologie e senza le visite necessarie.

Era il centro servizi a mettere in contatto i pazienti/clienti e i medici, che si adoperavano per far ottenere dietro la cifra pattuita, il massimo possibile degli indennizzi e del riconoscimento della percentuale di invalidità. Un episodio simile era avvenuto nel 2023, quando arrestato un medico ortopedico e un ex infermiere in pensione, che gestiva un laboratorio d'analisi sempre a Roma.

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