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La propaganda di Fratelli d’Italia sull’aumento del biglietto Atac a 2 euro

Da qualche settimana è calato il silenzio sull’aumento del costo del biglietto Atac a 2 euro. Un’eventualità ormai scongiurata? Neanche per sogno. Fratelli d’Italia riaccende i fari sulla questione, ma la colpa del possibile aumento del ticket è anche di Giorgia Meloni e del suo governo.
A cura di Enrico Tata
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Fratelli d'Italia riaccende i fari su una questione su cui da qualche settimana è calato il silenzio: il possibile aumento del costo del biglietto Atac a 2 euro. Un'eventualità ormai scongiurata? Neanche per sogno.

Il 31 ottobre l'Assemblea Capitolina ha approvato la delibera con le linee guida del nuovo Contratto di Servizio tra Roma Capitale e Atac per il trasporto pubblico locale. A fine dicembre, dopo la pubblicazione del testo per due mesi sul sito dell'Anac, il contratto potrà diventare operativo. Ma il problema ancora irrisolto sta nel fatto che il piano economico presenta un buco di 22 milioni all'anno per tre anni, come abbiamo scritto più volte. Come ripianare questo ammanco? Secondo il sindaco Gualtieri proprio attraverso un aumento del costo del biglietto singolo di bus e metro, una misura che però, formalmente, deve decidere la Regione Lazio.

La federazione romana di Fratelli d'Italia ha presentato quella che definisce "operazione verità" sul trasporto pubblico di Roma. È vero, come sostiene il partito di Giorgia Meloni, che il Governo ha finanziato l'acquisto di bus e tram per Roma ed è altrettanto vero che ha stanziato fondi (dopo averli inzialmente tagliati) per la realizzazione della Metro C. È anche vero che il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha promesso di stanziare 10 milioni di euro in più per il trasporto pubblico a Roma.

Quei 10 milioni, come è evidente, non bastano tuttavia a coprire l'ammanco di 22 milioni di euro all'anno. La soluzione esplicitamente suggerita da Fratelli d'Italia? Tagliare la campagna ‘Back To School', cioè l'iniziativa che consente agli Under 19 di poter acquistare l'abbonamento per i mezzi pubblici a 50 euro per tutti, senza alcun limite ISEE. Un provvedimento che vale, secondo Fratelli d'Italia, 11 milioni di euro all'anno. 

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L'amministrazione capitolina ha chiesto un aumento del Fondo Trasporti al governo Meloni, fermo da decenni, e ha chiesto alla Regione Lazio di aumentare il costo del biglietto Atac a 2 euro. Come ha spiegato l'assessore Patanè, attualmente il bilancio Atac è finanziato al 60 per cento dal Comune di Roma. Il restante 40 per cento è diviso tra Fondo Nazionale Trasporti e incasso dei biglietti venduti. Voci che sono identiche da almeno venti anni. Allo stesso tempo, però, sono aumentati i costi dei servizi, delle forniture, del carburante e dell'energia elettrica.

Per finanziare il contratto di servizio con Atac, sostiene il Campidoglio, è indispensabile un aumento del Fondo Trasporti da parte dell'esecutivo oppure un aumento della tariffa per il biglietto valido per una corsa. Altrimenti l'unica soluzione, scritta nero su bianco sulla delibera approvata dall'Assemblea Capitolina, è quella di tagliare le agevolazioni per gli anziani, per le famiglie povere e per gli studenti.

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