Emanuela Orlandi a Londra su un volo dei servizi segreti: lo dice anche un funzionario della Difesa
Non soltanto Pietro Orlandi. Un'altra persona sostiene che il Vaticano avrebbe chiesto un volo per Londra ai servizi segreti per trasportare Emanuela Orlandi. Si tratterebbe di un funzionario della Difesa. Secondo questa persona il volo, partito da Roma Ciampino, sarebbe avvenuto ad un paio di mesi dalla scomparsa della quindicenne: a bordo del velivolo ci sarebbero state due donne e due uomini.
Il volo per trasportare a Londra Emanuela Orlandi
A riportare le dichiarazioni del funzionario è la trasmissione Far West condotta da Salvo Sottile su Rai Tre, alla presenza del fratello di Emanuela Orlandi, come riporta la Repubblica. Il volo sarebbe stato organizzato dai servizi segreti italiani su richiesta del Vaticano a qualche mesi dalla terribile data del 22 giugno 1983.
A raccontarlo al programma televisivo è un ex funzionario, di cui non viene rivelato il nome: si tratta di una conferma di quanto già dichiarato da Pietro Orlandi che aveva parlato anche del coinvolgimento di Vittorio Baioni come primo carceriere di Emanuela una volta arrivati a Londra. Baioni, ex nar e amico dei Fioravanti, avrebbe preso quel volo insieme ad Emanuela.
Emanuela Orlandi portata a Londra dai servizi segreti italiani
L'ex funzionario della Difesa, che lavorava nel ministero guidato all'epoca da Spadolini, nella puntata attesa per stasera avrebbe raccontato del viaggio preparato dai servizi segreti su richiesta del Vaticano per trasferire a Londra Emanuela Orlandi. E alla domanda su chi si trovasse a bordo, quando si fa riferimento a due donne e a due uomini, sembra aver risposto annuendo, sebbene restino sconosciuti i nomi anche a lui stesso.
Quello raccolto dalla trasmissione televisiva sembra essere l'ennesimo tassello per ricostruire la pista che porta Emanuela Orlandi a Londra. Dopo l'indizio della collanina, i cinque fogli utilizzati come documenti di note spese sul soggiorno della ragazzina (mai riconosciuti formalmente dal Vaticano) e le varie testimonianze che si incrociano sul caso, resta un unico interrogativo. Quel tanto atteso dossier, spesso negato dal Vaticano di cui ora, invece, viene affermata l'esistenza, potrebbe portare ulteriore certezze sulla pista di Londra?
La pista di Londra: Emanuela Orlandi e la Gran Bretagna
Il rapimento il 22 giugno, il viaggio per Civitavecchia e, da lì, approfittando delle tecnologie obsolete dei radar italiani e francesi che non tracciavano il segnale, verso Santa Teresa di Gallura. Poi, ancora, dall'aeroporto di Ciampino a Londra: molte le testimonianze, i racconti e i dati che si intrecciano e che portano Pietro Orlandi ad essere sempre più convinto di questa pista. Dal soggiorno nell'ostello dei padri Scalabriniani ai cinque fogli con le note spese da parte del Vaticano. Il contenuto del dossier della Santa Sede, almeno per il momento è destinato a rimanere riservato, ma non è escluso che presto possano arrivare ulteriori novità (o conferme) sul caso.