Operaio contaminato da plutonio a Roma, il Mase rassicura: “Nessun incidente nucleare”
Il presunto caso di contaminazione è stato reso noto del pomeriggio di ieri, venerdì 29 novembre 2024: un operaio è stato contaminato da plutonio alla Casaccia, alle porte di Roma. Secondo l'Agenzia di stampa sulle energie e le infrastrutture (Ageei), i livelli riscontrati a fine turno di lavoro avrebbero superato di mille volte quelli di tolleranza.
Mentre dal centro fanno sapere che non ci sarebbe alcun rischio per gli altri colleghi, continuano le indagini sulle misure di sicurezza della struttura: atteso nella prossima settimana un altro sopralluogo. Nel frattempo il Mase rassicura: "Non si è trattato, come da alcuni erroneamente affermato, di un incidente nucleare, ma di un evento anomalo specifico avvenuto durante le fasi di esercizio dell'attività dell'impianto".
La nota del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica
Non ha tardato ad arrivare la nota da parte del Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica: "A fronte delle notizie che sono circolate in queste ore su quanto avvenuto presso lo stabilimento di Casaccia, dove un operaio ha subito una contaminazione da sostanze radioattive, si evidenzia che non appena il MASE è venuto a conoscenza dell’episodio ha attivato le Direzioni competenti e chiesto rassicurazioni sullo stato di salute della persona, che risulta essere tornata in servizio", precisano inizialmente sulle condizioni di salute dell'operaio coinvolto.
"Non si è trattato, come da alcuni erroneamente affermato, di un incidente nucleare, ma di un evento anomalo specifico avvenuto durante le fasi di esercizio dell'attività dell'impianto – sottolineano -Tali attività, codificate e svolte da anni, vengono eseguite secondo procedure di sicurezza consolidate. Il Ministro e il Ministero seguono con attenzione gli sviluppi della vicenda, in contatto con l’Ispettorato nazionale per le Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione, ENEA e Sogin per verificare gli effetti di quanto accaduto. Ciò che sta a cuore prioritariamente a questo Dicastero è che siano assicurate condizioni di piena sicurezza per tutti i lavoratori operanti nell’impianto".
Le richieste dell'opposizione: "Vogliamo maggiore chiarezza"
La nota del Mase, però, non basta a tranquillizzare le opposizioni che chiedono maggiore chiarezza. Da Avs il deputato Filiberto Zaratti chiede chiarimenti immediati da parte del ministro Pichetto Fratin: "Vogliamo sapere in che modo intenda affrontare questo grave episodio mentre si appresta a dirottare risorse pubbliche verso nuovi impianti nucleari: se un piccolo impianto per la ricerca come quello di Casaccia è difficile da controllare in sicurezza, figuriamoci le strutture che vogliono costruire nella nuova avventura nucleare della destra, in barba ai referendum con i quali gli italiani hanno detto No al nucleare per ben due volte".
La richiesta di ulteriori delucidazioni arriva anche dal Movimento 5 Stelle: "Quanto accaduto al centro Enea Casaccia è allarmante e preoccupante. La contaminazione da plutonio, che ha coinvolto anche un operaio, ci riporta ad anni passati che non vogliamo rivivere – fa sapere in una nota il vicepresidente della Camera Sergio Costa, ministro del Mase dal 2018 al 2021 – Come Movimento 5 Stelle presentiamo immediatamente un'interrogazione e vogliamo sapere anche perchè la notizia è stata taciuta per molti giorni. Il governo parla tanto di energia nucleare, come se fosse semplice quanto accendere l’interruttore della luce. Addirittura vogliono compiere in fretta questa trasformazione, con atti governativi e gruppi di studio scelti nelle stanze ministeriali. Siamo di fronte a un tema estremamente serio, quanto accaduto alle porte di Roma non fa altro sottolinearlo".
Come sta l'operaio contaminato da plutonio a Roma
Secondo quando riporta il Corriere della Sera, l'operaio sarebbe tornato al lavoro dopo dieci giorni a casa e alcuni accertamenti effettuati al policlinico Gemelli. La contaminazione lo avrebbe colpito lo scorso 21 novembre nel centro ricerche della Casaccia, sulla via Braccianese. Al momento non ci sono esigenze particolare e sembra che, nonostante i valori di plutonio mille volte superiori al limite, non ci siano rischi per i colleghi o le persone a lui vicine.
Fino ad ora è stato sottoposto a tre controlli: il "mani-piedi" quando si esce dalle zone a rischio; il dosimetro con cui si misurano le radiazioni nel corpo e la radioattività nelle feci e nelle urine se il materiale radioattivo è stato ingerito o inalato. La presenza del plutonio sarebbe stata rivelata, in questo caso, proprio nelle mucose. Atteso per la prossima settimana un nuovo sopralluogo alla Casaccia da parte dell'Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare.