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Dà in escandescenze in strada perché non condivide la relazione della figlia: “Lascia quel tossico”

L’uomo è stato arrestato insieme al fratello nel pomeriggio di ieri a Cinecittà. Voleva costringere la figlia a lasciare il partner perché “tossicodipendente”. All’arrivo delle forze dell’ordine i due hanno aggredito gli agenti, venendo così arrestati.
A cura di Redazione Roma
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Immagine di repertorio
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Siamo in via Marco Dino Rossi, nel quartiere di Cinecittà alla periferia Sud-Est di Roma, dove ieri pomeriggio un violento trambusto per una lite familiare in strada, è finita con l'aggressione a una volante di polizia e l'arresto di due uomini. Tutto inizia quando il padre di una giovane di ventuno anni si presenta sotto casa dal fidanzato di lei. Con lui c'è anche il fratello, zio della ragazza, venuto a dare manforte.

La famiglia è contraria a quella relazione perché il partner della 21enne sarebbe "un tossico". E proprio questo vanno a dire sotto casa del ragazzo, e non vogliono sentire ragioni finché lei non accetterà di lasciarlo e venire via con loro. Così, dopo essersi attaccati al citofono, cominciano a prendere a calci e pugni il portone dall'androne.

Gli animi si scaldano, la gente si affaccia alle finestre per vedere cosa stia accadendo e qualcuno chiama anche il centralino del 112 segnalando quanto vede. Quando le forze dell'ordine arrivano sul posto con due equipaggi, tentando di calmare gli animi, i due uomini si scagliano contro gli agenti del Commissariato Romanina e del Commissariato Tuscolano intervenuti.

I poliziotti sono così costretti a fermare il padre e lo zio della 21enne, che vengono così arrestati per resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Da quanto si apprende i due fratelli avrebbero entrambi precedenti di polizia.

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