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Giubileo 2025

Smart Working per il Giubileo a Roma: molti dipendenti potranno lavorare da casa

L’appello della Cgil di Roma e del Lazio sull’aumento dello Smart Working a Roma nell’anno del Giubileo: “Ogni livello amministrativo deve fare la sua parte perché su Roma insistono anche i ministeri, le agenzie governative e della Regione Lazio, così come anche le grandi aziende private che hanno sede a Roma”.
A cura di Enrico Tata
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Lo ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it l'assessore al Personale, Andrea Catarci, e lo ha ribadito oggi, con un appello, la Cgil: una soluzione per aiutare la mobilità e i trasporti a Roma nell'anno del Giubileo sarà quella di aumentare lo smart working per i dipendenti pubblici, in primo luogo, ma anche per i dipendenti delle aziende private.

Il segretario della Cgil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola, ha chiesto un "rafforzamento nel protocollo d'intesa per il Giubileo del Lavoro che abbiamo firmato lo scorso luglio con il Sindaco Roberto Gualtieri e su cui chiediamo un impegno concreto nell'attuazione, a partire da un vero e proprio calendario dei giorni in cui ci sarà un maggior afflusso di visitatori legato agli eventi del Giubileo".

Molti dipendenti del Comune di Roma e delle sue partecipate, ha sottolineato Di Cola, svolgono mansioni compatibili con lo smart working, "in modo particolare il personale amministrativo, ad esempio nelle partecipate del Comune sono quasi 3 mila i dipendenti che potrebbero evitare di recarsi tutti i giorni in ufficio per lavorare ed altri 9 mila per il solo Comune di Roma".

Ma secondo il sindacato l'impegno del Campidoglio non basta: "Ogni livello amministrativo deve fare la sua parte perché su Roma insistono anche i ministeri, le agenzie governative e della Regione Lazio, così come anche le grandi aziende private che hanno sede a Roma. Inoltre, nulla esclude al Sindaco Gualtieri, che è anche Commissario Straordinario, l'adozione di un provvedimento sul ricorso dello smart working che coinvolga anche i settori privati con l'obiettivo di migliorare la mobilità nella Capitale e migliorare la qualità della vita di decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori". 

In un'intervista rilasciata al nostro giornale l'assessore Catarci aveva spiegato: "Lo smart working è una modalità a cui ci eravamo abituati durante la pandemia e che purtroppo a Roma Capitale è stata praticamente cancellata per intero. È una forma di lavoro che esige una programmazione maggiore, soprattutto da parte delle sfere dirigenziali. Abbiamo aumentato in maniera importante il numero dei dipendenti in smart working, che sono passati dai 3.900 circa di fine 2022 a poco più di 6.000 a dicembre dell'anno successivo e a metà del 2024 siamo intorno ai 6.300 dipendenti che fanno smart working e una buona parte, il 40 per cento, lo fa per almeno due giorni a settimana. Il totale dei dipendenti che possono essere coinvolti sono 9mila su 22.500 complessivi".

Nell'arco della consiliatura, ha continuato Catarci, "vogliamo arrivare a 9mila, ma già adesso, prima del Giubileo, vogliamo incrementare questo numero perché gli spostamenti casa lavoro sono la maggiore causa del traffico". 

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