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Cicalone dopo la rissa in metro: “Ma quali ronde, non siamo squadristi: i miei ideali sono di sinistra”

Torna a difendersi Cicalone dopo i fatti di venerdì scorso alla metro Spagna: “Non sondo e non siamo squadristi, siamo stati aggrediti”.
A cura di Beatrice Tominic
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La rissa fra Cicalone e i borseggiatoi in metro: a sinistra da Welcome to Favelas, a destra dal canale di Cicalone.
La rissa fra Cicalone e i borseggiatoi in metro: a sinistra da Welcome to Favelas, a destra dal canale di Cicalone.

All'indomani della pericolosa rissa nella stazione della metropolitana di Spagna a Roma, torna a parlare lo youtuber Cicalone. "Ci hanno detto che siamo picchiatori, fascisti e squadristi. La verità è che la gente è esasperata dai borseggiatori. Noi non facciamo le ronde. C'è chi ci dice: Ma perché non spegnete le telecamere e li riempite di botte? Ma non è questo il nostro lavoro. Io documento quello che succedo e lo mostro ai followers".

La difesa di Cicalone: "Ho sbagliato, ma molti sono dalla nostra parte"

"In moltissimi mi chiedono di venire in metro con me, potrei fare un esercito – spiega Simone Cicalone in un'intervista rilasciata a la Repubblica – Altri ci danno dei picchiatori, fascisti e squadristi: ma non siamo questo". E alla domanda sul partito politico che vota risponde: "Il partito più vicino ai cittadini, non credo nell’astensionismo e non sono di destra. Per gli ideali sono più a sinistra".

Poi ha ripercorso quanto accaduto venerdì scorso, alla fermata della metro di Spagna. "Volevamo mostrare cosa succede in metro alla deputata Marianna Ricciardi, del Movimento Cinque Stelle. Siamo scesi in banchina e la nostra videomaker Evelina ha iniziato a riprendere un ragazzo che si stava schiaffeggiando da solo. E lui l'ha aggredita".

L'inizio della rissa di Cicalone in metro

Il giovane si è avvicinato alla ragazza e avrebbe rotto la videocamera. "L'ha aggredita, così l'ho bloccato mentre aspettavamo l'arrivo degli agenti con la Mata leao, una mossa tipica delle forze dell'ordine e che si insegna nei corsi di difesa personale – si difende, spiegando il movimento con cui lo ha bloccato con un braccio al collo – L'ho solo fermato. Dovevo farlo, anche se è stata una brutta scena. Aveva appena aggredito una ragazza". E poi aggiunge: "Se avessi voluto fare male a quel ragazzo, gli avrei dato un cazzotto. Ma non è il nostro spirito".

Nel corso della rissa, però, è stato anche lo stesso Cicalone a spintonare una ragazza del gruppo di borseggiatori, finita contro una lastra di alluminio e refertata con 10 giorni. La donna, che poi ha tentato la fuga nei tunnel sotterranei della metropolitana, ha sporto denuncia contro lo youtuber.

"Non volevo farle male, nella giacca aveva qualcosa di duro, la scena va vista tutta – continua – È stata refertata, ma poi si è alzata ed è scappata. Io ho sbagliato, perché non si spinge una donna. Ho dato un brutto esempio. Ma noi abbiamo sporto denuncia. Siamo stati aggrediti da un gruppo, sembravano organizzati". O, come ha detto più chiaramente nel video, "sembrava un'imboscata".

Cicalone versione vigilantes nella metro: le reazioni

Nel frattempo, da settimane sono molte le reazioni sulla nuova attività "da vigilantes" di Cicalone in metro. La Cgil ha chiesto l'intervento del prefetto. "Dovrebbe difendere i lavoratori invece di pensare a me – risponde Cicalone – Abbiamo incontrato chi ha scritto quella denuncia e ci ha chiesto scusa. Le nostre non sono ronde, non siamo razzisti. Non posso essere accusato di questo Io racconto, senza la pretesa di risolvere il problema".

Tante altre persone, invece, difendono il loro operato: "Probabilmente lo fanno perché si sentono impotenti di fronte a fatti di questo genere. La giustizia fai da te in metro esiste, ma non è la nostra: spesso vengono picchiati dai turisti, ormai è una giungla". A difesa di Cicalone anche il deputato di Fratelli D’Italia Riccardo De Corato vi ha difeso: "Ma chi è al governo dovrebbe prendere le parti dei cittadini, non le mie".

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