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Dal presidente Rocca “silenzio inquietante”, Pd all’attacco sull’autonomia differenziata

Intervista a Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del Lazio, Partito democratico: “Colpisce il silenzio assoluto, direi mutismo totale del presidente del Lazio, Francesco Rocca. Un silenzio inquietante e dannoso per Roma e per il Lazio”.
A cura di Enrico Tata
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Il Parlamento ha approvato il ddl Calderoli sull'autonomia differenziata. Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del Lazio, perché il Pd è contrario a questo provvedimento?

Perché questo provvedimento serve a sancire definitivamente una differenza inaccettabile nel paese. Chi è ricco ce la fa e continua ad avere una speranza di futuro e chi invece ha dei problemi, delle difficoltà, si deve rassegnare a restare indietro. Questo è contrario ai principi della Repubblica e contrario alla nostra Costituzione. Per questo motivo io mi auguro che la battaglia nel Paese possa portare a una bocciatura sonora di questo provvedimento della destra di Giorgia Meloni.

Nel Lazio in cosa si tradurrebbe concretamente questo provvedimento?

Il Lazio è una regione che ha molto più bisogno dell'unità del Paese di quanto si immagini. Di fronte a questo provvedimento che spacca il Paese, che sancisce le regioni ricche vanno avanti da sole le regioni povere che restano indietro, quello che colpisce è il silenzio assoluto, direi mutismo totale del presidente del Lazio, Francesco Rocca. Non esiste un altro governatore che in queste settimane non si sia espresso a favore o contro, o comunque abbia portato un contributo nella discussione. Rocca non esiste, è completamente assente. La Regione della Capitale è totalmente assente da un dibattito nazionale che sta spaccando il Paese.

Rocca non ha coraggio di andare contro il governo Meloni?

Il presidente non ha avuto mai in nessun modo la forza di interloquire, in modo anche dialettico e quando serviva anche in modo critico, con il governo nazionale. Non ha mai parlato. E adesso gli sta bene anche l'autonomia differenziata che per esempio sancisce il  principio per cui la sanità non sarà più la stessa con un principio regolatore nazionale. Chi ha più risorse potrà garantire maggiori prestazioni, chi ne ha meno potrà garantire solo prestazioni di serie B. Rocca non ha saputo dire nulla su questo e sorprende il fatto che questa riforma venga portata avanti da una forza politica, la Lega, che punta a spaccare il paese mentre la forza politica di Rocca, Fratelli d'Italia, si riempie la bocca e parla di ‘Nazione', ma di fronte a questa riforma la nazione non esiste più, ma esistono tante piccole repubbliche autonome che di nazione non hanno proprio niente.

Massimiliano Valeriani, Pd
Massimiliano Valeriani, Pd

Parlava della sanità, questa riforma peggiorerà le cose? Secondo gli ultimi dati, anche una ricerca della Cgil, sulla Sanità non è cambiato molto in meglio in questo anno e mezzo di amministrazione Rocca…

Rocca è silente su tutto, sta in silenzio, per esempio, quando sottraggono i fondi del Pnrr a Roma e al Lazio e queste risorse prendono la via del Nord. Non parla quando viene colpito il Fondo nazionale sanità, che significa meno un miliardo di euro per il Lazio. Non parla quando c'è un provvedimento come quello del governo Meloni che azzera il contributo degli affitti, che lascia indietro migliaia e migliaia di famiglie soprattutto a Roma. Insomma Rocca non parla mai e l'autonomia differenziata è l'apoteosi di questo silenzio, che è un silenzio dannoso. Noi avremmo bisogno invece di un presidente che difenda il Lazio e quando in necessario si ponga in contrasto e interloquisca criticamente con la sua maggioranza politica. Non abbiamo bisogno, invece, di un presidente silente, perché un presidente silente è un presidente inutile.

Ha accennato al taglio dei fondi del Pnrr. In virtù della spending review del ministro Giorgetti, ha annunciato il sindaco Gualtieri, Roma riceverà 81 millioni di euro in meno. In più, per il momento, non si parla della riforma dei poteri di Roma Capitale, che pure il governo aveva promesso di affrontare. Insomma, l'esecutivo sta abbandonando Roma?

La maggioranza di centro-destra ha una maggioranza che intende portare a casa provvedimenti di identità e di ciascuna delle forze politiche che la compongono. E quindi la riforma della giustizia per Forza Italia, l'autonomia differenziata per la Lega, il premierato per Fratelli d'Italia. Tutto il resto non esiste. Questo è un governo che non si è fatto carico in nessun modo dei temi di Roma e in questa rimodulazione dei fondi del Pnrr a Roma e al Lazio manca all'attivo un miliardo e 200 milioni di euro di risorse, che sono state trasferite in altri capitoli e in altre zone del Paese, cioè al nord. E, ribadisco, il silenzio di Rocca è francamente inquietante di fronte a questa operazione che punta a spaccare il Paese. Ma io penso che i cittadini del Lazio si stanno rendendo conto di questo comportamento distante e distaccato dalle questioni vive del dibattito nazionale. Il Presidente della Regione non è un funzionario pubblico, è un attore politico e se non esercita un ruolo politico è totalmente inutile.

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