Roma, Cgil e studenti in piazza contro il Governo. Camusso: “Vogliamo lavoro”
L’intervento di Susanna Camusso a Roma – Susanna Camusso, nel corso del comizio a piazza san Giovanni che ha concluso la manifestazione della Cgil contro il jobs act e la manovra del governo, ha detto che la giornata di oggi “non è solo una fermata” e che il sindacato è pronto a continuare la protesta per cambiare il jobs act con lo sciopero generale. Non appena Camusso, all'inizio del suo intervento, ha nominato il premier Renzi, da piazza San Giovanni si sono levati fischi e cori. “Crisi e rigore continueranno a tenere il Paese nella stagnazione e la legge di stabilità non cambia verso”, ha affermato il segretario della Cgil. “Forse qualcuno pensa che l'uguaglianza sia una parola antica, per noi non lo è”, ha aggiunto. Camusso ha parlato dell’articolo 18 e tutto lo statuto come “norme che difendono la libertà dei lavoratori, sono tutele concrete e non ideologie. Sono quelle che fanno la differenza tra lavoro servile e quello moderno”. “Nessuno in buona fede – ha sottolineato ancora Camusso – può davvero dire che togliere l'articolo 18, togliere la tutela della professionalità con il ridimensionamento, installare telecamere che osservano i lavoratori serva per la crescita. Nessuno davvero in buona fede può sostenere che l'articolo 18, il licenziamento senza giusta causa sia un totem ideologico”. “Vogliamo dire al premier Renzi, stai sereno, non abbiamo rimpianti sulla concertazione”, ha detto ancora il segretario generale Cgil. “Questa piazza non è una passerella di qualcuno per vedere chi c'è o non c'è, è una piazza del lavoro e rivendica risposte”, ha continuato Camusso. L'ultimo applauso di piazza San Giovanni se lo è aggiudicata la frase urlata da Camusso: “al lavoro alla lotta”. Sui numeri della piazza la Cgil canta vittoria, affermando che le presenze si aggirano attorno al milione.
Ore 12.15 – Alfano – "Cgil contro chi crea lavoro" – "La Cgil protesta contro una riforma fatta per creare più lavoro. Protesta per difendere il passato". Lo ha detto il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, critica il sindacato nel giorno della manifestazione di Roma contro l'esecutivo: "Camusso badi a chi è disoccupato, cammini con noi per dare un lavoro a chi non ne ha. Noi vogliamo costruire il futuro per i nostri giovani", dichiara il leader di NDC.
La Cgil scende piazza a Roma contro il Job act di Renzi e l’abolizione dell’articolo 18. Due i cortei del sindacato (uno partito da piazza della Repubblica, l’altro da piazzale dei Partigiani, entrambi diretti in piazza San Giovanni) , al quale se ne aggiunge un terzo dell'Ugl e un 1quarto degli studenti universitari della Rete della Conoscenza, che unisce Unione degli studenti e Link coordinamento nazionale (l’appuntamento è in piazzale Aldo Moro, davanti alla Sapienza). E i numeri sono imponenti: almeno 100 mila persone arrivate da tutta Italia con 2500 pullman, dieci treni speciali, una nave e due voli charter dalla Sardegna. Ma il principale dei sindacati conta di portarne in strada minimo il doppio sotto lo slogan ‘Lavoro, dignità uguaglianza per cambiare l’Italia’, concludendo la protesta i comizi in piazza (per la diretta web su Twitter #tutogliioincludo e #25ott).
Camusso: "Pronti a tutto per lo sciopero generale"
Il numero uno del Cgil ha parlato di "una manifestazione bella, grande, con tanta gente che chiede lavoro e chiede di estendere i diritti". E sulla grande partecipazione ha detto: "La gente in piazza chiede lavoro, giustizia sociale, la possibilità di studiare e che si estendano i diritti". La Cgil è pronta a utilizzare "tutte le forme necessarie" a sostegno delle proprie richieste, compreso lo sciopero generale. Ha aggiunto il segretario generale nel corso della manifestazione della Cigl. Al corteo ci saranno Stefano Fassina, Pippo Civati e Gianni Cuperlo, che ieri ha pubblicato un appello a partecipare sul sito di Sinistradem, il movimento di minoranza dei democratici: "Il lavoro è sotto attacco da tanti anni – ha detto Civati durante il corteo – ma questa volta è sotto attacco da parte del Pd". Numerosi gli striscioni contro Renzi: "Renzusconi io son io e voi non siete un c…" è quanto si legge sul cartello di un anziano. "Grazie Renzi per lo ‘sbocco' lavorativo" si legge sullo striscione di due ragazzi, che rappresenta un uomo che vomita. Presente anche un gruppo di lavoratori che tiene in mano un lenzuolo bianco con la scritta "Articolo 18 giù le mani".