Roberta Ragusa, spunta l’ipotesi di omicidio preterintenzionale
Nei giorni scorsi i carabinieri dei Ris hanno effettuato delle verifiche sull’automobile che usava Roberta Ragusa, la donna di Gello scomparsa nel gennaio del 2012 le cui ricerche vanno avanti, finora senza esito, da 16 mesi. E la nuova ipotesi sulla quale starebbero lavorando gli investigatori sarebbe legata proprio alle analisi sulla Citroen C3 azzurra. Si parla di omicidio preterintenzionale avvenuto in quell’auto: un’ipotesi verosimile che, secondo quanto scrive il quotidiano La Nazione, potrebbe essere suffragata scientificamente dai risultati degli accertamenti svolti nei giorni scorsi. Gli inquirenti hanno il sospetto che Roberta possa essere morta all’interno della sua auto dopo un violento impatto con la portiera o il cruscotto. Poi il marito Antonio Logli, al momento unico indagato con l'accusa di omicidio volontario e occultamento di cadavere, avrebbe nascosto il suo corpo.
Fondamentale la testimonianza di Loris Gozi – Logli avrebbe nascosto il cadavere così bene che a oggi nessuno l’ha trovato. In questi giorni squadre di soccorso sono tornate sul versante lucchese del Monte Serra ma di Roberta continua a non esserci traccia. La nuova pista degli inquirenti dell’omicidio preterintenzionale si basa sulla testimonianza di Loris Gozi, l’uomo che ha smentito il racconto di Antonio Logli. Gozi ha sempre sostenuto con certezza di aver visto in via Gigli prima il marito di Roberta da solo nella sua auto e poi, nella stessa strada, una coppia litigare furiosamente in strada. Gozi ha detto di aver sentito un forte colpo la notte della scomparsa di Roberta, come se una donna avesse sbattuto la testa all’interno dell’abitacolo, prima che un’auto andasse via a grande velocità.
