Ritrovata edizione del 1631 di Utopia di Tommaso Moro: era nella collezione di Dell’Utri
Il quattordicesimo volume antico, l'ultimo sottratto dalla Biblioteca dei Girolamini di Napoli e consegnato al senatore Marcello Dell'Utri dall’ex direttore della biblioteca napoletana, Massimo De Caro è stato ritrovato nella biblioteca di via Del Senato a Roma. Un'edizione del 1631 di "Utopia" di Tommaso Moro di cui fino a qualche giorno fa era stato impossibile trovarne traccia, consegnata all'epoca del misfatto dall’ex direttore all'ex senatore. Al momento i due sono entrambi detenuti. Il braccio destro di Berlusconi sconta in carcere la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, De Caro è invece ai domiciliari proprio per i furti commessi tra gli storici scaffali dell'antichissima strutturale conventuale di via Duomo, nel capoluogo partenopeo.
All’inizio collocato nella sezione dei testi storici, al sesto piano del palazzo dove un tempo l’ex manager di Publitalia viveva, era stato poi riposto in uno scatolone assieme ad altre centinaia di volumi. Ed è lì che i carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio culturale di Roma, guidati dal tenente colonnello Candido, lo hanno trovato. Il prezioso volume si aggiunge ai precedenti già reperiti, l'elenco conteneva opere di Giordano Bruno, Giovan Battista Vico, Apuleio, Leon Battista Alberti. Tutt edizioni antiche, pregiate e di valore inestimabile.
Utopia di Tommaso Moro, il romanzo su una civiltà ideale
Utopìa è un romanzo di Thomas More pubblicato in latino aulico nel 1516. Per la scrittura di questo romanzo, in cui è descritto il viaggio immaginario di Raffaele Itlodeo in una fittizia isola-repubblica, abitata da una società ideale, Tommaso Moro si è ispirato a "La Repubblica" di Platone. In "Utopia", come nell'opera sopracitata, si ha il progetto di una città ideale e sono trattati argomenti filosofici e politici, come il collettivismo, l'economia e l'etica.